Il Delfino non balla coi Lupi (0-0)

Il Delfino non balla coi Lupi (0-0)

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Il Delfino non balla con i Lupi: in una gara di rara bruttezza, frutto dell’ostracismo degli ospiti e delle poche idee dei padroni di casa, il Pescara non va oltre lo 0-0 interno con l’Avellino. Nonostante la superiorità numerica dal 18′ st, i biancazzurri non vincono la resistenza irpina e non portano a casa una vittoria molto preziosa.

La gara. Bunoza, schierato a sorpresa titolare, dopo appena 4′ è costretto ad uscire in barella:al 5′,  dunque, primo cambio in casa Pescara con Zampano,  non al meglio,  che rileva lo sfortunato compagno.
Al 12′, episodio molto dubbio in area irpina ma sul contatto tra Ely e Melchiorri l’arbitro Saia opta per la simulazione del bomber e lo ammonisce. La gara diventa subito nervosa con contatti aspri da ambo le parti e la terna arbitrale fatica a gestire la situazione.
Al 18′, Schiavon sbaglia un disimpegno difensivo e si apre una prateria per Melchiorri,  ma la punta biancazzurra non calibra bene il suggerimento centrale per il gemello Maniero e l’azione sfuma.  Più Pescara che Avellino in avvio,  ma il punteggio non muta. La partita è molto spezzettata dai continui fischi arbitrali,  a pagarne dazio è lo spettacolo è le occasioni da gol che dunque latitano. Il copione tattico del match è bloccato e prova a cambiarlo Appelt Pires con un tiro da fuori al 36′, ma invano. La sensazione è che l’equilibrio possa spezzarsi solo da palla inattiva. Dopo uno scontro con Pesoli, il portiere Gomis è costretto a chiedere il cambio ed al suo posto entra Frattali al 42′: è l’ultimo spunto di cronaca di un primo tempo di rara bruttezza, recupero di 5′ incluso.

Si riprende senza novità nelle formazioni.  Parte meglio il Pescara,  ma la maggiore intraprendenza dei padroni di casa si infrange contro l’ostruzionismo degli ospiti,  al 17′, un Cosic a corto di ossigeno ed energie lascia il posto a Vitturini,  alla sua prima da professionista nello stadio amico. Una manciata di secondi e gli irpini restano in 10 per il rosso diretto a Ely a causa di gioco gravemente scorretto.

Al 28′ Maniero inventa una super giocata,  bicicletta aerea da fuori area, ma Frattali è reattivo nel ritrovare la posizione e deviare sopra la traversa.  Al 35′ scocca il momento di Da Silva che rileva Bjarnason per il tentativo di forcing finale. Il taccuino del cronista resta privo di occasioni da raccontare,  però, se si eccettua il giallo a Appelt che, diffidato, salterà la gara di Perugia. La situazione non si evolve nemmeno nel recupero, dove però Salamon trova il cartellino rosso: Pescara – Avellino si archivia con un brutto 0-0.

5 COMMENTS

  1. E’ offensivo giocare così difronte al proprio pubblico quando anni fa chi veniva all’Adriatico ci lasciava sempre l’intera posta ! Allenatore senza carattere e senza agonismo nell’eloquio, pare un cardiopatico di Villa Pini e di conseguenza la squadra rispecchia il padrone di casa. Fino a quando avremo una sfigato come Baroni quesse ci attocche !!!!

  2. il solito pescara che non tira in porta senza gioco e senza carattere , una costante anche nelle giornate in cui si è vinto !

  3. …………& company ci dovrebbero pagare per farci assistere a spettacoli vomitevoli oppure risarcirci per danni morali……….

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