Maniero – Melchiorri e Aresti – Fiorillo, i nuovi dualismi in casa Pescara sono destinati a tenere banco per tutta la settimana. Chi sarà il prescelto in due ruoli chiave – portiere e centravanti – nel nuovo gioco delle coppie di matrice biancazzurra? Gestire l’abbondanza e farla diventare una risorsa piuttosto che un problema è una delle prerogative di ogni tecnico. Baroni lo sa perfettamente ed ora dovrà essere molto abile nel tenere tutti sulla corda senza rischiare di perdere psicologicamente coloro che non saranno i prescelti. Di partita in partita, infatti, dovrà valutare tutte le condizioni e fare una scelta che inevitabilmente scontenterà qualcuno. Ed è noto, gli assenti hanno sempre ragione. I dualismi devono diventare armi preziose, non controproducenti. In rosa ve ne sono molti, ma due casi meritano la copertina.
Tra i pali, a sorpresa contro l’Entella è stato schierato Aresti. “Il titolare è Fiorillo, ma avevo bisogno di schierare un uomo che era più libero mentalmente. In settimana Aresti si è allenato bene ed ho visto un sano furore nei suoi occhi”. Cinquanta minuti prima del match è stata comunicata la decisione ai diretti interessati, ma ora cosa accadrà? Verrà rilanciato Fiorillo, non propriamente irreprensibile a Catania e in altre circostanze, o verrà confermato Aresti, poco impegnato contro l’Entella ma reattivo e prezioso in due circostanze chiave? Il rischio è che, qualunque sia la scelta, l’escluso possa avere un contraccolpo psicologico.
L’altro dualismo doc è nel ruolo di terminale offensivo. La situazione è ovviamente completamente diversa, potendo i due elementi in questione (Maniero e Melchiorri) giocare insieme in ogni modulo, sfruttando in particolare la duttilità dell’ex Padova. Melchiorri, infatti, può giocare esterno, ma in questo modo (nel 4-3-3 o nel 4-2-3-1) si aprirebbe la strada a qualche altra esclusione eccellente (Politano o Caprari, oltretutto tenendo conto che dietro di loro scalpita Pasquato). In uno schieramento a due punte Maniero e Melchiorri (i bomber della squadra con, rispettivamente, 4 gol – più uno in Tim Cup – e 3 reti) si completano a vicenda, ma nell’immediato non sembra esserci la possibilità di un cambio modulo. “Maniero può fare molto di più. Lui insieme a Melchiorri? Vedremo”, ha detto Baroni nel post Entella. I due hanno caratteristiche ben diverse e la presenza di uno al posto dell’altro muta anche il modo di giocare del Pescara. Di certo, le condizioni tattiche di ogni match, le condizioni fisiche dei due e le caratteristiche dell’avversario di turno saranno discriminanti fondamentali nella scelta, ma Baroni dovrà avere polso fermo e lavorare anche da psicologo. L’abbondanza è una risorsa, ma va gestita bene. Come un buon padre di famiglia.
Caro Baroni, la regola è solo una, gioca titolare chi ha dimostrato fino ad oggi di meritarsi in campo la gloriosa maglia biancazzurra e tutte le chiacchere se le porte lu vente !!!!!!!!!!
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