Marco Baroni è consapevole che la gara interna contro la Virtus Entella è fondamentale. Per lui e per il suo Pescara. Contro Sansovini e soci è vietato fallire, serve la vittoria. A tutti i costi. Battere i liguri non solo significherebbe scavalcarli in classifica, ma regalarebbe al popolo pescarese la prima vittoria in stagione. Quel successo che in casa Pescara, sommando la scorsa stagione a quella attuale, manca dalla vittoria contro il Siena (Tim Cup a parte).
A Catania, nonostante la sconfitta, alcuni buoni segnali si sono visti, ma al netto di sfortuna e sviste arbitrali il bilancio dopo sei gare è amaro. La classifica piange, urge immediata ed ineluttabile riscossa. Altrimenti Marco Baroni perderà il posto, aprendo la crisi tecnica oltre a quella di risultati. Vincere è d’obbligo, dunque. L’Entella – animata da propositi battaglieri – è avvisata.
“Mi fa piacere che la società abbia ribadito di nuovo la sua fiducia, siamo in difficoltà dal punto di vista dei risultati ma sono fermamente convinto che usciremo da questo momento “, dice Baroni in conferenza stampa alla ripresa degli allenamenti. “Ripartiamo con orgoglio e convinzione. In questo momento dobbiamo avere maggiore equilibrio, dobbiamo migliorare con il lavoro. Non bisogna farsi condizionare dal risultato, pur consapevoli che qualcosa non va. La mia gestione è mirata a guardare al domani, non solo ad oggi. Rifarei le scelte fatte, devo proteggere i miei ragazzi. Serve la giusta mentalità e compattezza del gruppo. Un allenatore deve guardare oltre, ne usciremo tutti insieme. Non ci attacchiamo ad alibi, non mi lamento degli arbitri anche se certe situazioni di certo non ci danno una mano. Serve nel complesso maggiore attenzione ed equilibrio nella squadra. Fino al Trapani abbiamo avuto una compattezza importante, poi no. Dobbiamo assolutamente essere convinti di quello che facciamo, ma ci sono valori e voglia di venire fuori da questa situazione. Pesoli? Non gettiamo la croce addosso ad un giocatore, momenti neri in una carriera capitano ma è nelle difficoltà che si temprano gli uomini ed il gruppo. Dobbiamo riprendere il cammino che questa squadra può fare. Nuovo modulo? Possiamo modificare qualcosa, ma impercettibile. Questa squadra è viva. Abbiamo dei punti fermi ed altri sui quali lavorare. Ci dobbiamo però dare una bella svegliata“
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