Nuovo Allenatore Pescara – La situazione

Nuovo Allenatore Pescara – La situazione

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PanchinaPC


Dopo l’ultima partita con l’Empoli inizieranno le grandi manovre per la prossima stagione che, tuttavia, non potranno prescindere dagli sviluppi che ci saranno in seno alla società alla voce nuovi ingressi, anche se una bozza  di strategia è già stata approntata. Sembra inoltre che una delegazione della tifoseria chiederà un incontro alla società all’inizio della prossima settimana per capire quale futuro avrà il Pescara.

Vediamo intanto quali solo gli scenari possibili:

Il “Maestro”. Lo Zeman bis appare la pista privilegiata – al di là delle smentite di rito e delle difficoltà oggettive – e rappresenta il “Piano A”, indiscutibilmente.  Dopo le due reunion sfumate la scorsa estate e a febbraio, però, Sebastiani non vorrebbe incassare un nuovo diniego e pondera le mosse, nonostante sia forte di rapporti di stima ed affetto reciproci con il boemo. La pista Bologna è in standby : nelle scorse settimane ci sono stati fecondi incontri a Roma tra le parti dove ci si è spinti a parlare addirittura di cifre (di poco superiori ai 600mila euro a stagione) oltre che di durata di vincolo (biennale). L’anima felsinea capeggiata da Guaraldi vorrebbe ripartire dal boemo ed in tal senso si è affidato ad un uomo vicino al tecnico, Filippo Fusco, per revisionare carte e bilancio come primo passo all’interno del club in attesa di assumere un ruolo con incarichi di più ampio raggio. Tuttavia, nell’assemblea dei soci prevista per il 12 giugno, dovrebbe rientrare con pieni poteri al vertice del club Zanetti. Mister Segrafedo, che oltretutto ha diversa disponibilità economica rispetto all’antagonista, non è convinto dell’opzione ZZ e valuta altre strade. Inoltre, a Baraldi dovrebbe affiancare Fabrizio Lucchesi (a Pisa per il ruolo di Direttore Generale si punterà sull’avvocato Bargagna) e dunque, come insegna la vicenda Pescara, le porte per il boemo sarebbero chiuse. E il Delfino? Non è da considerarsi per il tecnico un ripiego, ma sarà importante il progetto tecnico proposto e lo staff tecnico – operativo che lo porrà in essere. Se sullo staff tecnico non ci sono problemi (Modica, Ferola e Cangelosi lo seguiranno), su quello operativo bisognerà vedere quali scelte farà la società. Pavone resta il nome giusto per affiancare Repetto e predisporre un management sportivo dedito allo scouting e al reperimento dei migliori giovani di prospettiva. Dall’entourage di Zeman non filtrano indiscrezioni  e nessuno si sbilancia. Zeman la settimana prossima dovrebbe trasferirsi in Sicilia e tutto il suo staff staccherà la spina dopo un anno in incognito sui vari campi d’Italia a visionare talenti (Ferola, ad esempio,  è all’estero, a Santiago di Compostela in Galizia). Non ci sarà una nuova telenovela, ma è difficile che la situazione si sblocchi subito in un senso o nell’altro anche se dal 2 giugno in poi ogni giorno può essere quello buono per il contatto.

L’Emergente. Il club biancazzurro, nei suoi informali giri d’orizzonte, valuta altre candidature e pone in essere sondaggi e contatti preventivi in attesa di percorrere con convinzione una strada. C’è un “Piano Alternativo” che non può essere però definito “Piano B”, avendo altrettanta dignità rispetto alla strategia che porta a Zeman. Qualunque sia la scelta sulla guida tecnica, si punterà ad una rosa fatta prevalentemente di giovani e con budget contenuto, pur senza rinunciare ad ambizioni sportive di vertice. Se si dovesse puntare su un tecnico emergente, in cima alla lista c’è Claudio Foscarini. Dopo tanta gavetta, l’allenatore sembra pronto a cimentarsi in una piazza ambiziosa ed importante come Pescara. Gli ottimi risultati conseguiti negli anni a Cittadella sono un biglietto da visita importante e lui stesso si sente pronto a fare il salto. Con il suo team Foscarini ha ancora un obiettivo da centrare e solo dopo fine campionato le parti potrebbero incontrarsi (venerdì “Il Fosca” è a Lanciano), ma è il veneto da considerarsi in pole se dovesse decadere la pista Zeman. Altri tecnici sono monitorati (Drago – piace moltissimo nella stanza dei bottoni- , Alberti, Nicola, Marcolin, Serena, Liverani – sponsorizzato da Alessandro Moggi –  e Baroni), mentre allo stato attuale non risulta che in lista ci sia Oscar Brevi del Catanzaro. Con nessuno, nemmeno con Dionigi, risultano comunque esserci stati reali contatti nei giorni scorsi.

L’Esperto. La figura del tecnico di caratura, carisma e esperienza non sembra essere quella privilegiata dopo l’esperienza Marino (che ha ancora un anno di contratto). Qualora si optasse per questa strada, Serse Cosmi – e non solo per l’apprezzamento pubblico della curva – non avrebbe concorrenti. In seno al club non c’è unità di intenti sul suo nome e per questo è da considerarsi come terza possibilità dopo le prime due già enunciate. Ad inizio settimana prossima, in coincidenza con il rompete le righe, il tecnico parlerà con la stampa e dirà la sua, ma vede la situazione attuale come una mancanza di fiducia e di convinzione da parte dei suoi datori di lavoro nei propri riguardi e non accetterebbe la permanenza, pur trovandosi bene a Pescara, con l’intima idea di essere un ripiego. Altri nomi assimilabili a questa categoria sono quelli di Mangia e Ferrara, entrambi di gradimento a Vincenzo Marinelli, di Gautieri, non gradito però alla piazza, di Giampaolo, che però paga il mancato accordo dello scorso anno, e di Calori, da sempre nelle idee di Sebastiani e vicinissimo a vestirsi di biancazzurro nel post Di Francesco. 

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