Pescara in caduta libera, nuovo ko a Carpi (2:0)

Pescara in caduta libera, nuovo ko a Carpi (2:0)

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Terza sconfitta esterna sulle ultime tre uscite fuori dall’Abruzzo: esce nuovamente a capo chino dal terreno di gioco il Pescara che questa volta cede l’intera posta in palio al carpi di Pillon al termine di una partita brutta e dai ritmi bassi che ha evidenziato ancora una volta i limiti di una squadra che nelle intenzioni estive doveva recitare ben altro ruolo. Termina 2-0 in virtù della rete di Di Gaudio al 17’pt., complice ennesima errata lettura difensiva da palla inattiva, e di un rigore al 40’st siglato da Sgrina (fallo di amno di Balzano). Due legni (Salviato scheggia la traversa, Caprari centra il palo su punizione) e qualche sporadica iniziativa sono i risultati della reazione biancazzurra all’ennesimo ceffone ricevuto. Al Pescara un pugno di mosche ed i saluti ai playoff, salvo non preventivabili miracoli sportivi nelle restante 5 gare di campionato.

La gara. Nel Pescara, Rizzo vince il ballottaggio con Nielsen ed affianca in mezzo al campo Brugman; torna in panchina Serse Cosmi dopo aver scontato nel precedente turno di campionato la squalifica rimediata a Terni. Nel Carpi, c’è uno degli ex di turno, Romagnoli (l’altro è Inglese), ma non Ardemagni che parte dalla panchina.

Buon possesso palla in avvio per i biancazzurri, oggi in completo rosso da trasferta, ma all’ampia percentuale statistica in questione non corrispondono palle gol adeguate ed immediate (al 5’, Politano da ottima posizione svirgola malamente). Al 7’, Porcari da fuori chiama al primo intervento di giornata Pelizzoli. Al minuto 8, colombi esce alla disperata su Ragusa, imbeccato da Bugman, e chiude lo specchio della porta all’esterno abruzzese. Al 15’, Concas anticipa i centrali biancazzurri di testa con ottima scelta di tempo su cross da sinistra, ma la mira è errata. Al 17’, Carpi in vantaggio: Di Gaudio, al terzo gol stagionale, sorprende dagli sviluppi di un corner la retroguardia biancazzurra e di testa beffa Pelizzoli. Strada in salita per il Delfino, dunque, che dovrà faticare molto per risalire la corrente di un match che diventa complicato. Latita una veemente reazione biancazzurra ed anche Cosmi, imbufalito, sottolinea con teatrale gestualità le carenze della sua squadra. Cresce il nervosismo e si accende una piccola mischia, subito sedata dall’arbitro Maresca: ne fanno le spese Di Gaudio e Maniero, entrambi ammoniti. Al 31’, Pelizzoli smanaccia in corner una bella conclusione di Di Gaudio, davvero ispirato quest’oggi al di là della rete. Dopo un contatto con rizzo, lo stesso Di Gaudio è costretto a giocare con il capo fasciato, per un taglio. Al 36’, colpo di testa si Salviato che scheggia la traversa, grazie anche ad un tocco di Colombi. Due minuti dopo è ottimo il riflesso di Colombi su calcio da distanza ravvicinata di Balzano. Non accade altro degno di nota e le due squadre vanno al riposo con gli emiliani in vantaggio di misura.

Nessun cambio ad inizio ripresa, si riparte dagli stessi 22 della prima frazione di gioco. Al 2’, Lollo da fuori sfiora il montante alla sinistra di Pelizzoli. Al 7’, Caprari rileva Maniero mentre Nielsen prende il posto di Zauri: si cambia modulo. Al 10’, Pelizzoli di piede dice no a Di Gaudio. Le squadre si allungano con il carpi che prova ripartenze ed il Pescara che stenta, nonostante il cambio d’assetto, ad ingranare. Al 14’, Ragusa è in ritardo di un soffio su suggerimento di Balzano. Al 18’, Concas sfiora il bersaglio grosso; un minuto dopo, Ragusa tutto solo in area sfiora il apri con un colpo di testa che meritava miglior sorte. Al 24’, palo di Caprari su calcio di punizione: è anche sfortunato il Pescara. Al 28’ scocca anche l’ora di Sforzini: fuori Rizzo. Sembra crescere di tono il Pescara, ma non quanto basta per riequilibrare il match. Il Carpi si chiude con ordine e prova a spingere in contropiede, pur senza pungere. Al 39′, rigore per il Carpi: Balzano tocca con il braccio il pallone in area. Si incarica della battuta Sgrigna ed è 2-0 (40′). I tifosi pescaresi presenti a carpi voltano le spalle al campo in segno di contestazione. Allo scadere, Colombi dice no a Politano su calcio piazzato e c’è spazio anche per l’altro ex, Inglese, che rileva Sgrigna al 46′, prima che Ragusa spari addosso a Colombi una buona palla. Non accade altro degno di nota, si chiude così un ennesimo sabato amaro in casa Pescara. 

Carpi – Pescara 2-0

Marcatori: 17’pt Di Gaudio (C), 40’st su rig. Sgrigna (C)

Carpi F.C.1909: Colombi, Pesoli (K), Gagliolo, Concas, Di Gaudio (16’st Acosty), Pasciuti, Memushaj (9’st Letizia), Romagnoli , Porcari (VK), Lollo, Sgrigna (46’st Inglese). A disp.: Kovacsik, De Vitis, Ardemagni, Mbakogu, Sperotto, Legati. All.: Pillon.

Delfino Pescara 1936: Pelizzoli, Salviato, Capuano, Zauri (7’st Nielsen), Politano, Balzano (K), Bocchetti, Brugman, Rizzo (28’st Sforzini), Maniero (7’st Caprari), Ragusa. A disp.: Svedkaukas, Fornito, Di Francesco, Karkalis, Cherubini, Mascara. All.: Cosmi.

Arbitro: Fabio Maresca di Napoli.

Assistenti: Ciro Carbone di Napoli e Romina Santuari di Trento.

Quarto ufficiale: Emilio Ostinelli di Como.

Ammoniti: Pasciuti, Di Gaudio, Gagliolo (C), Maniero, Balzano, Ragusa (P)

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