Il Pescara non si rialza, è 1:1 tra i fischi

Il Pescara non si rialza, è 1:1 tra i fischi

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pescit12apr2014


 

Il Pescara non si rialza: la rete iniziale di Caprari al 33’pt è riagguantata ad inizio ripresa da Rigoni (18’st) e condanna i biancazzurri al pareggio interno che allontana la zona playoff. Serviva una vittoria per rilanciare il Delfino dopo la debacle di Brescia: missione fallita, ora Giovedì Santo a Terni (ore 20:30) servirà necessariamente il bottino pieno per non dire addio anticipatamente ai sogni di gloria.

La gara. Prima della partita, protagonisti tutti gli Esordienti classe 2001 della Scuola Calcio Pescara che si sono affrontati in un mini torneo interno riservato a questa categoria.

Sul fronte formazioni, sono tre le novità di rilievo proposte da Cosmi: Capuano in difesa, Nielsen a centrocampo insieme a Bovo e Maniero in avanti. Balzano non ce la fa nemmeno a sedersi in panchina dove invece trovano posto Bocchetti, Zuparic e Sforzini. Trai i veneti, Foscarini lancia dal 1’ l’ex Piscitella che supporta Surraco e Coralli in avanti. Il rosetano Di Donato in panchina.

Si nota subito dalle battute iniziali quale sarà lo spartito del match: i biancazzurri a fare la gara, gli ospiti a stare raccolti e a cercare con lanci lunghi Coralli, il cui compito è proteggere palla per far salire esterni e centrocampisti. Nei primi 15’ nessuna occasione, portieri inoperosi. Al 17’, Maniero reclama un penalty per contatto con Colombo, ma per l’arbitro Saia il fallo è del centravanti biancazzurro (la moviola chiarisce la bontà della decisione). Al 24’, Maniero è fermato in fuorigioco a due passi da Pierobon: l’attaccante conclude a rete siglando il gol, ma è tutto inutile. Il Pescara sembra voglioso, anche se mantiene ritmi bassi, ma in fase di rifinitura errori banali penalizzano ogni sortita offensiva. Al 33’ Pescara in vantaggio: giocata di pregio da parte di Ragusa sull’out sinistro, passaggio filtrante per Caprari che batte Pierobon. E’ 1-0, partita che si sblocca. Due minuti dopo, dagli sviluppi di un calcio piazzato, Surraco di testa stacca nell’area di rigore pescarese ma impatta male la sfera che si spegne sul fondo. Al 37’, Brugman ruba palla sulla trequarti, avanza di 5 metri e suggerisce per Maniero che tuttavia spara addosso a Pierobon da posizione defilata. Occasione per il raddoppio vanificata. Al 44’, Maniero viene ammonito per simulazione (molto dubbia): diffidato, salterà il ritorno da ex a Terni poiché scatterà l’inevitabile squalifica. Non accade altro da segnalare, le squadre vanno al riposo con il delfino avanti di una marcatura. All’uscita delle squadre dal rettangolo di gioco, l’arbitro Saia viene sommerso dai fischi.

Si riparte dai medesimi 22 della prima frazione di giuoco: Foscarini e Cosmi non optano dunque per sostituzioni ad inizio ripresa. Al 6’, dagli sviluppi di un corner Pelizzoli si esalta sul colpo di testa di Pellizzer ma l’azione viene vanificata da un fischio arbitrale a sanzionare l’offside. Un minuto dopo, Lora sciupa da posizione più che favorevole l’occasione del pari: il Cittadella è vivo, serve massima attenzione. Al 14’, Brugman vanifica una buona ripartenza abruzzese con un tiro telefonato che Pierobon blocca con tranquillità. Al 19’, gli sforzi veneti vengono premiati: Rigoniè lesto a mandare in rete la sfera che si era infranta sulla traversa dopo una conclusione di Coralli. Nielsen, infortunatosi, lascia il posto a Rizzo mentre nel Cittadella Diuric rileva Piscitella. Il delfino accusa il colpo psicologico della rete subita, il Cittadella trae nuova linfa per proporre attacchi insidiosi: la fase centrale del secondo tempo si caratterizza per queste prerogative. Al 27’, uno shot di Coralli da posizione decentrata termina sull’esterno della rete. Al 29’, Pierobon dice no a Maniero che si libera in area e calcia, ma l’estremo ospite è bravo. Al 30’, scocca l’ora di Sforzini che rileva proprio Maniero. Al 35’, invece, Politano prende il posto di Caprari. Al 38′, il Pescara reclama per un mani galeotto di un difendente dagli sviluppi di un corner, per Saia è tutto regolare. Allo scadere, su torre di Diuric è centrale e debole il tiro del nuovo entrato di Donato: Pelizzoli blocca agevolmente. Sono 3 i minuti di recupero per le speranze biancazzurre di sfatare il tabù Adriatico che in questa stagione, oltre che nella scorsa, si profila sempre più forte. A 30” dalla fine, un colpo di testa di Sforzini termina fuori di poco.  Non accade altro, termina in parità. Trai i fischi.

Pescara – Cittadella 1-1

Marcatori: 33’pt Caprari (P), 18’st Rigoni (C)

Pescara: Pelizzoli, Zauri, Cosic, Capuano, Salviato, Bovo, Nielsen (19’st Rizzo), Brugman, Ragusa, Caprari (35’st Politano), Maniero (30’st Sforzini). All. Cosmi.

Cittadella: Pierobon, Colombo, Scaglia, Pellizzer, Alborno, Busellato, Rigoni, Surraco (42’st Di Donato), Lora, Coralli (30’st Perez), Piscitella (19’st Diuric). All. Foscarini

Arbitro: sig. Saia di Palermo, coadiuvato dagli assistenti Di Iorio e Di Vuolo (IV Uomo: sig. Abbattista di Molfetta)

Ammoniti: Maniero, Salviato (P), Scaglia, Surraco, Busellato (C)

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