Foscarini: “I pescaresi mi stimano? Fa piacere e…”

Foscarini: “I pescaresi mi stimano? Fa piacere e…”

Claudio Foscarini e Vincenzo Fiorillo hanno lo stesso sguardo a fine gara

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Il primo perchè ha visto sfumare a pochi secondo dalla fine un successo importantissimo per il suo Cittadella; il secondo perchè non può gioire fino in fodo di un pari raggiungo quando già stavano scorrendo i titoli di coda sul match. Voleva di più, Fiorillo, e con lui avrebbe voluto di più il popolo pescarese.

“Non ho mai pensato di andare via”, dice convinto Fiorillo, “dopo l’infortunio patito a Bari, molto lungo e fastidioso, ho aspettato che tornasse il mio turno nonostante Aresti stesse facendo bene. Sono stati due mesi difficili per me, ma consentitemi di ringraziare lo staff medico per avermi curato benissimo da un infortunio che per un portiere è molto particolare”. Dopo aver sbarrato la strada a Sansone e Mancosu a Bologna, contro il Cittadella ha incassato la prima rete dal suo ritorno tra i pali: “Rivedremo le immagini con la squadra per capire se si poteva fare di più, come singolo e come reparto, ma Stanco è stato bravo e fortunato. Dopo una grande gara contro la squadra più attrezzata del campionato una settimana fa, in casa abbiamo avuto qualche difficoltà di troppo. Dovremmo essere contenti per il pareggio colto in extremis, ma in realtà siamo rammaricati perché abbiamo rischiato di uscire dal campo senza punti dopo aver creato tanto. Quando sono arrivato eravamo tutti nuovi, non è stato facile creare ciò che abbiamo fatto e paghiamo ancora l’avvio stentato. Ora subito pensiamo al Latina”.

Claudio Foscarini vuole il decimo capolavoro made in Cittadella. Ma i due punti persi allo scadere possono pesare. “C’è l’amaro in bocca”, dice, “non ci eravamo illusi di aver vinto ma dispiace subire così il pareggio, proprio alla fine. E’ un peccato, eravamo ad un passo dalla vittoria ma paghiamo l’ingenuità di aver concesso una punizione sciocca al 94′”. Di lui si è spesso parlato in chiave PEscara, ma invano: “Perchè non spicco il volo? Non lo so”, sorride, “ma ho la fortuna di poter lavorare in una società seria che mi consente solo di allenare e non di fare altro. Devo allenare solo la squadra e non devo fare altro. I pescaresi mi stimano? Fa piacere, è una piazza che mi si addice ma non alludete ad altro, mi raccomando…”

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