Dismissioni ed innesti: la strategia

Dismissioni ed innesti: la strategia

Ore calde di calciomercato per il Pescara

437
1
SHARE

Dopo l’infornata di arrivi, la strategia del Pescara sul mercato cambia. Anche per alcuni obiettivi che sembrano allontanarsi. E’ il caso di Crecco, vicinissimo fino a qualche ora fa ed ora allontanatosi dopo gli arrivi di Mandragora e Valoti. Non tanto per una questione tecnica, quanto per il mancato accordo con la Lazio circa la formula del trasferimento. Il Pescara non accetta il prestito secco – vuole almeno premio di valorizzazione – cioè la soluzione proposta da Lotito. A questo punto l’affare potrebbe anche arenarsi definitivamente.

Anche Galano sembra allontanarsi: il Bari ha cambiato idea e vuole proporgli il rinnovo, ma la pista non è morta. L’idea Fedato, pallida alternativa a Galano nei progetti biancazzurri, è definitivamente sfumata: il Livorno ha depositato in Lega la documentazione con relativo contratto firmato del doriano, prelevato a titolo temporaneo.

E allora? La doppia alternativa è costituita da Sciaudone, più fattibile, e Verre. Il primo è di proprietà del Catania ed i guai degli etnei possono favorirne il trasferimento senza esborso eccessivo. Mezz’ala abile negli inserimenti, Sciaudone può giostrare anche da centrocampista centrale o da trequartista: è proprio la sua duttilità ad intrigare. Valerio Verre, 21 anni, da anni è considerato un golden boy e l’Udinese vorrebbe concedergli una chance importante in A dopo che lo scorso anno lo ha girato in prestito al Perugia dove ha collezionato 37 presenze e 5 reti. Ma Colantuono non ancora prende una decisione definitiva e potrebbe optare per un nuovo anno in prestito. Anche qui sarà decisiva la formula del trasferimento: i bianconeri vorrebbero concederlo in prestito secco, ma Sebastiani spinge almeno per il titolo temporaneo con diritto di pozione e contro-opzione.

In avanti sempre calda la pista Calaiò, alternativa di lusso a Falcinelli. Il problema ingaggio potrebbe essere superato da un vincolo pluriennale con emolumenti spalmati. Alessandro Moggi ed Umberto Calaiò, fratello del bomber che ne cura gli interessi, sono al lavoro. C’è poi l’obiettivo Salamon, più concreto ogni giorno di più. Ma ci vorrà del tempo per mettere tutte le tessere del puzzle al proprio posto.

Ma è anche in uscita che si gioca una “partita” importante: Pesoli, Grillo, Nielsen e Scrugli non fanno parte del progetto e devo essere sistemati altrove. Ma per ora nessuna richiesta interessante, nemmeno quella della Pistoiese per il terzino ex L’Aquila. Bruno, legato ancora da un biennale, dovrebbe invece restare mentre Rossi, fresco di triennale, ha richieste da Entella ed Ascoli: difficile che si concretizzi qualcosa.

 

1 COMMENT

  1. […] Il legame tra Moggi e Sebastiani è solido e gioca a favore dei biancazzurri che non sembrano particolarmente preoccupati dagli umori della tifoseria, molto spaccata sull’ipotesi Calaiò bis (con prevalenza di coloro che non sono favorevoli). Mercoledì il giocatore sarà a Torre del Grifo per iniziare a lavorare con gli etnei, ma gli agenti della punta provano a risolvere la questione prima. Vorrebbero una buonuscita dal Catania al fine di agevolare la società acquirente sulla questione ingaggio: percependo una buona somma dai siciliani, infatti, l’alto ingaggio di Calaiò potrebbe essere spalmato su un pluriennale dal nuovo club. Ed è questa la soluzione privilegiata in casa Pescara che però non ha fretta di chiudere. […]

LEAVE A REPLY