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Pescara – Livorno è, per dirla alla Massimo Oddo, “la partita della vita. La prima di una serie”. Si spera. Perché Pescara – Livorno è da dentro o fuori. Non c’è appello. O si vince – vista dall’ottica biancazzurra – e poi ci si proverà a giocare un sogno o finisce la stagione. E con mille rimpianti. Gli ennesimi.

Un solo risultato a disposizione, dunque, per il Pescara, arrivato alla partitissima con l’acqua alla gola e al termine di una settimana turbolenta che, causa disfatta di Varese, ha prodotto il cambio di guida tecnica. La Caporetto di Baroni si è trasformata nella chance di Massimo Oddo di misurarsi con il professionismo. Sarebbe stata solo questione di tempo – il giovane rampante sembra destinato ad una buona carriera –  ma la società ha deciso di accorciare i tempi. E questa sera Oddo avrà il suo battesimo di fuoco.

La tifoseria organizzata del Pescara ha annunciato sostegno alla squadra ma contestazione alla società e la probabile scelta di Zeman come futuro tecnico. Ma Oddo non ha tempo di pensare a queste cose. Ha una partita da vincere. E alla vigilia si è detto fiducioso. Vincerà chi patirà meno la pressione. “Non mi aspetto una partita bellissima, troveremo un Livorno molto chiuso. Dovremo avere pazienza, ma soprattutto coraggio e determinazione. Le mie sensazioni sono molto positive. Sono molto tranquillo, confido nella voglia di vincere dei miei uomini”. Rilancerà Pasquato, uno dei giocatori accantonati da Baroni, in un 4-2-3-1 che a seconda delle esigenze può trasformarsi in un 4-4-2 o 4-4-1-1. Con l’ex Padova che parte largo a sinistra sarà Bjarnason a fungere da trequartista atipico. In mediana Torreira e Memuhaj sembrano i favoriti.

panucci oddoIl Livorno, contrariamente ad ogni pronostico di appena 7 giorni fa, ha due risultati a disposizione. E di certo non verrà a giocarsi la partita in un assalto all’arma bianca. Panucci dal suo avvento sulla panchina toscana ha portato nuova solidità difensiva. A Pescara, con un baby (Cipriani) tra i pali, sarà 4-5-1. Il suo predecessore, Carmine Gautieri, un doppio ex, dice: “In entrambi i casi il ricordo è più che positivo. A Pescara ho conosciuto gente molto civile e ho vissuto bene in una città che reputo bellissima. Sicuramente è stata una fortuna aver vissuto lì e per questo l’esperienza la valuto in maniera del tutto positiva. Ma anche di Livorno ho un bellissimo ricordo. Anche a livello sportivo, io e il mio staff, abbiamo fatto un grande lavoro anche se poi purtroppo nel calcio può capitare che le cose vadano in maniera inaspettata. Nonostante l’esonero, di cui naturalmente sono dispiaciuto, mi ha comunque fatto piacere sentire le parole del presidente Spinelli che qualche giorno fa mi ha pubblicamente ringraziato per il lavoro svolto, segno che dopotutto gli sforzi sono comunque stati apprezzati”. E sulla gara: “In una partita del genere non credo ci sia una squadra favorita anche perché la posta in palio è tanta ed entrambe sanno cosa devono fare. Di sicuro la classifica dice che il Livorno ha due risultati su tre a disposizione ma il Pescara ha dalla sua il fattore campo e non è una cosa da poco. Mi aspetto quindi una partita tesa e magari decisa da episodi, fare un pronostico diventa difficilissimo. È una partita da cuori forti e, probabilmente, riuscirà ad avere la meglio chi sarà capace di gestire la tensione e avrà più calma”.

Panucci alla vigilia si è dichiarato molto fiducioso. D’altro canto, come Oddo sull’altro fronte in questa sfida tra ex Azzurri, doveva caricare i suoi ragazzi. “Ci aspetta una gara nella quale dovremo avere una grande intensità perché loro giocano su ritmi alti e hanno buone individualità. Sapevamo che ce la saremmo giocata all’ultima giornata e avere due risultati su tre a disposizione non deve farci deconcentrare. Dobbiamo scendere in campo per vincere”.

Per 90’ minuti, dunque, su entrambi i fronti rimandati giudizi ed eventuali processi. Sia a Pescara, dove si puntava ad un campionato di vertice con meno sofferenze, sia a Livorno, dove si puntava a ritornare subito nella massima serie, possibilmente senza appendice playoff. Che ora è l’unico obiettivo possibile. Ed in tal contesto si inseriscono le dichiarazioni dell’ex d.g. pescarese Fabrizio Lucchesi sui biancazzurri. “Una gara da tripla, ci sono troppe variabili. Ci sarà tensione e conterà anche lo stato di forma; si tratta di una vera e propria finale. Per me il Pescara è la formazione più forte del campionato di quest’anno. Non conosco i motivi, ma mi aspettavo molto di più, dati i valori. Se non dovesse entrare ai playoff si tratterebbe di una stagione fallimentare, ma chi entra all’ultimo tante volte vince il palio”. E Oddo incrocia le dita…

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