Pasta di capitano: da Sansovini a…Sansovini!

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Le peripezie della fascia di capitano del Pescara

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Le peripezie della fascia di capitano del Pescara, argomento già trattato in passato (leggi qui). Con la squalifica di Memushaj, la fascia torna vacante. Un solo nome sembra quello giusto per indossarla sabato: Marco Sansovini.

A tal proposito, William Gelsumino, ci ha inviato una interessantissima ricostruzione della vicenda “fascia di capitano”. Eccola:

26 maggio 2012: questo è il giorno in cui Marco Sansovini ha indossato per l’ultima volta la fascia da capitano del Pescara!

Nessuno si aspettava che da allora sarebbe iniziata quella che in molti definiscono, tra i serio ed il faceto, “la maledizione del Capitano”.

Infatti facendo una analisi delle ultime due stagioni e mezza possiamo notare come la fascia sia passata sul braccio di ben 17 capitani in 117 gare ufficiali.

Ceduto in maniera troppo frettolosa Sansovini, nella stagione in serie A il capitano designato da Stroppa è Cascione, il quale però con l’arrivo di Bergodi viene accantonato e quindi ad indossare la fascia è Antonio Balzano quando il centrocampista non figura tra i titolari.

Dopo l’avvicendamento Bergodi-Bucchi il nuovo capitano diventa Giuseppe Sculli, scelto forse per le sue doti carismatiche o forse per la lunga esperienza in massima serie. Sta di fatto che neanche lui riesce a dare quella grinta necessaria alla squadra e quindi nelle ultime due giornate la guida in campo dei biancazzurri è quel Romulo Togni che con umiltà si è fatto voler bene dalla piazza e si è fatto apprezzare nel buio generale di una annata nefasta, annata nella quale la fascia è finita anche sul braccio di Zanon, Pelizzoli, Bocchetti ed addirittura di D’Agostino nella sua brevissima esperienza adriatica.

Si riparte dalla Serie B e nel 2013/14 Pasquale Marino decide che sarà Antonio Balzano a guidare i suoi, viste anche le cessioni di Cascione, Zanon e Togni.

Il terzino pugliese sembra avere il physique du rôle del capitano, ruolo che interpreta per tutto il campionato, anche dopo l’avvento di Serse Cosmi, salvo le gare in cui è squalificato o infortunato ed in cui viene sostituito da Bocchetti, Zauri, Maniero e Capuano.

I tifosi credono di aver trovato un nuovo capitano, ma non hanno fatto i conti con la maledizione di cui sopra: Balzano non trova l’accordo con la società per il rinnovo del proprio contratto e parte per Cagliari e per la massima serie, dove il suo maestro Zeman lo aspetta a braccia aperte.

Per la nuova stagione la società decide di non confermare Cosmi e chiama al capezzale di un Delfino ferito quel Marco Baroni che è quasi riuscito a portare ai playoff il Lanciano.

Tra i reduci della stagione dei record rimangono Maniero e Capuano e proprio quest’ultimo per pescaresità e per longevità nella squadra sembrerebbe essere uno dei seri candidati ad indossare la fascia da capitano. Arriva però anche per lui la chiamata del boemo e quindi il tecnico toscano si trova a dover fare i conti con questa patata bollente. Inizialmente, proprio per la lunga militanza nella squadra, assegna la fascia a Riccardo Maniero, salvo poi cederla a Guana. Ma sul braccio dell’esperto centrocampista rimane un mesetto circa, fino al momento del suo inaspettato ritiro, quando torna di “proprietà” del bomber campano.

Visto anche il momento felice a livello realizzativo per “Pippo”, il rapporto con la piazza sembra davvero idilliaco. Fin quando non arriva l’offerta del Catania che (complice anche il mancato arrivo di una proposta rinnovo di contratto da parte del Pescara), tra le critiche generali, lo scippa ai biancazzurri lasciando di nuovo senza padrone il prezioso pezzo di stoffa.

La scelta di Baroni ricade quindi sull’albanese Ledian Memushaj, il quale per esperienza e carisma sembra incarnare perfettamente il ruolo del leader.

Ma il centrocampista ha il vizio delle ammonizioni e sabato, nella partita che vedrà opporsi il Pescara agli amici gemellati del Vicenza, sarà squalificato, così come Bjarnason (un altro che ha indossato la fascia quest’anno).

Per logica rimarrebbe Politano, che nelle ultime partite è sempre stato indicato come vice capitano.

Ma la logica potrebbe essere sovvertita perché a Pescara nel frattempo è tornato uno dei calciatori più amati degli ultimi anni: uno di quei giocatori che quando indossa la casacca col Delfino sul cuore si esalta e trascina la squadra con la sua grinta contagiosa.

Un calciatore mai dimenticato, sempre rispettato da avversario ed amato dalla piazza, soprattutto come uomo.
Un giocatore che dal suo ritorno, con le sue giocate è riuscito a portare ben 9 punti, frutto di 5 reti in 3 gare. Reti che gli hanno permesso di superare quota 50 reti col Delfino e di posizionarsi al terzo posto nella hall of fame dei bomber di tutti i tempi.

SansoviniUn giocatore che è tornato in punta di piedi e che ha detto “Sono l’ultimo arrivato. Non posso ambire a fare il capitano”.

Riavvolgiamo il nastro e torniamo a quel maggio 2012. A distanza di ben 1015 giorni la fascia da capitano, tanto vituperata e bistrattata negli ultimi anni, potrebbe tornare sullo stesso braccio che quella sera di 3 anni fa alzò al cielo di Pescara la coppa “Ali della Vittoria”, perché, come ha gridato tutto lo stadio anche nell’ultima gara interna contro il Crotone “Un capitano! C’è solo un capitano!”

Sarebbe l’occasione giusta per interrompere la “maledizione del Capitano” e ridare a Cesare quel che è di Cesare… Pardon! A Marco quel che è di Marco!

Questa la tabella riepilogativa dei 17 capitani del Pescara negli ultimi 2 anni e mezzo (117 gare ufficiali tra campionato e coppa Italia):

  • Balzano: 42
  • Cascione 18
  • Maniero 14
  • Sculli 8
  • Memushaj 8
  • Bocchetti 7
  • Guana 6
  • Zauri 2
  • Togni 2
  • Zanon 2
  • Bjarnason 2
  • Politano 1
  • Nielsen 1
  • Pesoli 1
  • Pelizzoli 1
  • D’Agostino 1
  • Capuano 1

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