Perugia – Pescara 2-2, le pagelle dei biancazzurri

Perugia – Pescara 2-2, le pagelle dei biancazzurri

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Il Pescara conferma anche a Perugia i tanti problemi che hanno caratterizzato questa prima parte di campionato. Il match in terra umbra è un piccolo sunto della stagione

Aresti 6 Sulle reti perugine non può nulla, nelle uscite talvolta mette i brividi ma la sua titolarità non è in discussione

Cosic 5,5 Preferito per la seconda volta consecutiva a Vitturini (e Zampano), si rende artefice di una nuova prestazione incolore.

Zuparic 5,5 La mobilità di Falcinelli lo porta spesso fuori zona, lui cerca di fare il suo ma non sempre vi riesce. Meglio del compagno, ma comunque in affanno

Pesoli 5 Il fallo da rigore è un’ingenuità che non si può perdonare ad un difensore esperto come l’ex Carpi, che va in apnea anche in altre circostanze

Pucino 6 Rientra dopo 3 giornate di stop, viene toccato duro in avvio ma risulta del pacchetto arretrato il meno negativo.

Politano 5,5 L’assist per Maniero in occasione del rigore è l’unico lampo in una partita grigia

Memushaj 6 Pur essendo nel periodo natalizio, è costretto a “cantare e a portare la croce”. Reattivo in occasione del gol, ci piacerebbe vederlo in una mediana diversa che possa esaltarne le indubbie qualità

Brugman 6,5 Fa subito capire di esser presente con fisico e testa dopo 1’, quando va in duro contrasto con un avversario. Centra un palo terrificante da calcio piazzato che lo avrebbe innalzato a reuccio biancazzurro. Deve mettere minuti nelle gambe, ma si è avuta la conferma che è colui che può far fare il salto di qualità al Pescara.

Bjarnason 5 Praticamente impalpabile. In entrambe le fasi fatica nel fare qualcosa di costruttivo. Resta in campo per 90’, inspiegabilmente.

Melchiorri 5,5 Dopo tante partite da lode, da 180’ è in fisiologico calo. Generosissimo, ma poco lucido. La pausa servirà anche a rigenerare uno degli uomini fondamentali di questo Pescara.

Maniero 6,5 Non ha palloni giocabili, sugli unici due si guadagna il rigore – che poi sbaglia – e regala un punto d’oro con una frustata di testa da centravanti di razza.  Il bomber senza contratto, il capitano privato della fascia e il leader inizialmente accantonato salva ancora una volta Baroni.

Pasquato 6 La sgroppata finale con assist incorporato vale la sufficienza.

Zampano s.v. Uno scampolo di gara per lui

Caprari s.v. Al rientro dopo un lungo stop, è preferito a Da Silva

Baroni 4,5 A 2 gare dal giro di boa la sua squadra non ha ancora gioco, idee, identità e personalità. Il Pescara non è capace di gestire nemmeno le situazioni favorevoli, ritrovandosi avanti di un gol e di un uomo in un colpo solo. Perché? La responsabilità non può che essere della guida tecnica e del suo staff. Anche sul piano fisico il Pescara paga dazio contro un Perugia che in 10 sovrasta i biancazzurri per intensità, intraprendenza e atletismo. A fine dicembre non è più tollerabile. Restano inoltre dubbi sulle scelte nei cambi, per tempistica ed interpreti. Cosi non va proprio…

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