Il Padova all’inferno. Storia di un tracollo non annunciato

Il Padova all’inferno. Storia di un tracollo non annunciato

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Tifosi padovani allo stadio Appiani


Un filo sottilissimo tiene viva la speranza dei tifosi padovani. La B è ormai andata, la Lega Pro sta per accogliere una di quelle squadre che avrebbe dovuto battagliare per ben altri obiettivi. Eppure è così: la serie cadetta sarà pure di basso livello ma chi sbaglia paga. Il prossimo avversario del Pescara è allo sbando e la tifoseria si è ritrovata in un giorno feriale come tanti sulle tribune del vecchio e glorioso “Appiani” per ribadire l’amore per quei colori (foto Il Mattino di Padova).

 

In più di mille, gli ultras della Fattori, hanno lanciato cori contro la proprietà, prima responsabile del tracollo iniziato la scorsa estate e ora arrivato ai titoli di coda dopo una stagione ricca solo di sconfitte e dispiaceri. Il tracollo è firmato dal presidente Penocchio e dall’amministratore delegato Valentini, persone che per serietà e attaccamento non somigliano nemmeno lontanamente al cavalier Cestaro, uomo dal portafoglio a mantice, proprietario del marchio Famila, amato dalla piazza anche per quei suoi modi un po’ naif (famosi i cori di incitamento durante le gare dall’impianto microfonico dello stadio) che aveva trascinato i biancoscudati a lottare per la promozione in Serie A (giugno 2011, finale play off persa con il Novara).

La protesta dei tifosi è appena iniziata, per sabato mattina alle 11, infatti, poco prima del match con il Pescara, è stato organizzato un corteo che attraverserà la città. A Padova si vota, così i tifosi chiederanno ai candidati sindaco che si renderanno disponibili all’incontro di impegnarsi in prima persona affinché Penocchio e Valentini facciano le valigie. Sempre i tifosi hanno chiesto all’allenatore Serena di schierare la Primavera nella sfida con il Pescara.

E’ la storia di un tracollo che nessuno si aspettava e che si è consumato in un solo campionato. Meditate…

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