Si cambia modulo per voltare pagina

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marino


Le quattro sconfitte consecutive, l’emergenza in difesa, l’abbondanza di giocatori offensivi e la necessità di tornare a far punti – dando una scossa ad una squadra molle – indurranno probabilmente Pasquale Marino al cambio di modulo. Il 4-2-3-1, idea da Marino stesso presa in considerazione da settimane e non negata in conferenza stampa alla vigilia di Crotone, dovrebbe essere lo scacchiere tattico prescelto. C’è anche l’opzione del ritorno al passato, vale a dire del 4-3-3, ma prende sempre più corpo l’idea di uno schieramento con due uomini a protezione centrale della linea difensiva tornata a quattro uomini.

La posizione di Brugman resta il dubbio: sarà uno dei due uomini davanti alla difesa, oppure potrebbe agire da trequartista, suo ruolo d’origine, dietro la prima punta (Maniero in bilico come terminale offensivo)? La necessità di non sbilanciare troppo la squadra, infatti, potrebbe indurre il tecnico ad optare per il duo Bovo-Rizzo come cerniera, spostando l’uruguaiano una decina di metri in avanti, sulla linea degli esterni. In fase di non possesso, ovviamente, il play avanzato – al pari delle ali –  scalerebbe a formare un reparto a cinque uomini.

La presenza di molti uomini offensivi ed in grado di giostrare ottimamente dietro il centravanti, però, (da Samassa a Caprari, da Cutolo a Mascara), potrebbe far propendere l’ago della bilancia in favore di una formazione base più spregiudicata e dal tasso tecnico più elevato, con Brugman in campo insieme ad altri 4 uomini di attitudini più offensive (la prima punta ed il trio dietro a sostegno). Tale scelta, inoltre, sarebbe prediletta anche per “questioni di spogliatoio”: come “far digerire” agli esclusi l’impiego con nuovo cambio di ruolo del calciatore assistito da Raiola invece di uno dei tanti uomini di ruolo specifico? C’è anche una terza ipotesi – far rifiatare per un match Brugman – ma nelle gerarchie di scelta resta la meno probabile, attualmente. 

Pasquale Marino, intanto, lavora sul campo ponderando ogni scelta. E’ consapevole che con il Varese si gioca molto. Già iniziano a circolare le prime voci – non confermate –  di possibili successori, da Colomba al tandem Galeone D.T. con F.Giampaolo in panchina, e persino “autocandidature”. Intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione “Speciale Serie B e non solo”, sulle frequenze di Radio Manà Sport, Gigi Cagni ha dichiarato: “Come potrei dire di no in caso di chiamata? Marino è un allenatore che conosco da anni e mi dispiacerebbe per lui. Si sapeva dall’inizio che fosse una squadra forte ma sbilanciata, se Marino sarà bravo a dare equilibrio nelle due fasi, potrà puntare facilmente alla A. Sono pronto per andare in qualsiasi posto, ho voglia di allenare e ho le qualità per farlo. Sto guardando anche all’estero. Per ora nessuna chiamata”. 

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