Giro di boa – Bilanci e prospettive (parte 1)

Giro di boa – Bilanci e prospettive (parte 1)

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Completato il girone d’andata, è tempo di bilanci e prospettive per tutte le società di Serie B. ForzaPescara.TV ha condotto una mini-inchiesta tra addetti ai lavori e tifosi circa il recente passato e le aspettative, anche in chiave mercato, inerenti il Delfino. Per la prima parte, ascoltati i giornalisti Orlando D’Angelo (Gazzetta dello Sport – Il Messaggero), Sergio Mancini (cronista di Radio Delta 1 e collaboratore di Telemax) e l’Agente FIFA Donato Giampietro.

Giro di boa effettuato, quale il bilancio del Pescara?

Orlando D’Angelo: «Il bilancio è positivo, non potrebbe essere altrimenti avendo chiuso al quarto posto. Certo, se ripensiamo ai guai di Marino nelle prime dieci giornate, resta un po’ di rammarico per i punti lasciati per strada».

Sergio Mancini: «Un bilancio sicuramente positivo che dimostra la bontà dell’impianto di squadra allestito. Il problema principale del Pescara è stato, inutile negarlo, la carenza di uomini a centrocampo, anche per i continui infortuni. Ciò ha costretto Marino a cambiare sistema di gioco e passare ai 3 centrali difensivi, così da schierare un uomo in meno al centro del campo. Un accorgimento che ha generato 26 punti in 10 partite dopo un inizio di stagione molto difficoltoso. Il gioco sulle coppie di esterni si sta rivelando l’arma vincente»

Donato Giampietro : «Il bilancio mi sembra in linea con quello preventivato ad inizio stagione. Ovvio che se viene considerato l’arco temporale relativo agli ultimi due mesi e mezzo il bilancio diventa straordinariamente positivo.  Il Pescara è stato in grado di dare una sterzata importante ad un campionato che si stava apprestando ad essere anonimo. Le rimonte in B, data la lunghezza del torneo,  sono possibili ed i biancazzurri potranno dire la propria fino all’ultima giornata per quanto riguarda il discorso promozione diretta. Non penso, infatti, che nè Empoli, nè Palermo siano in grado di staccare le altre».

Chi è stato il giocatore rivelazione e chi la delusione tra i biancazzurri?

Orlando D’Angelo: «La rivelazione assoluta per me è Brugman: l’uruguaiano è un grande talento, che sta crescendo a vista d’occhio sia nella fase difensiva che come direttore d’orchestra. Anche in questo caso, la società (l’ex ds Delli Carri) ha visto lungo. Brugman diventerà un prezioso uomo mercato la prossima estate. Non voglio dimenticare, però, Ragusa, Maniero, Politano e Zuparic.  La delusione? Cosic. Dal serbo ci si aspettava molto di più, purtroppo la condizione fisica precaria lo condiziona e ne limita il rendimento quando gioca»

Sergio Mancini: «Il giocatore rivelazione è Antonino Ragusa: le sue potenzialità erano note dallo scorso anno, poi Stroppa lo aveva escluso facendolo andare in prestito alla Ternana, ma Marino gli ha dato fiducia nel ruolo giusto. Le sue accelerazioni prodigiose sono l’arma in più in un campionato di molta corsa e poca tecnica. La delusione ? Forse Ante Vukusic: è vero che è stato poco impiegato, ma non ha mai dato l’impressione di voler dimostrare di valere quanto si diceva al suo arrivo a Pescara. Forse non si è mai ambientato, rifiuta la lingua italiana e si sente fuori posto».

Donato Giampietro: «L’arma in più del Pescara porta il nome di Antonino Ragusa. Si è attestato su uno standard di performance decisamente superiore alla categoria. Otto reti, assist ed una continuità di prestazioni che hanno garantito al Delfino un cospicuo bottino di punti. Non dimenticherei anche la crescita esponenziale di Gaston Brugman, diventato il faro ed il fulcro della manovra di mister Marino. La delusione? Per problemi fisici Viviani e Sforzini non hanno potuto fornire il contributo che ci aspettava».

Cosa serve nel mercato di Gennaio?

Orlando D’Angelo: «A gennaio servono dei ritocchi per alzare ulteriormente il livello, sia dal punto di vista qualitativo che da quello numerico. Le urgenze sono un esterno destro di livello da alternare a Balzano e un centrocampista centrale duttile e che faccia la differenza (non sarà Cascione, blindato dal Cesena)».

Sergio Mancini: «Al mercato di gennaio si dovrà trovare almeno un centrocampista centrale di categoria: tra infortunati e fuori-ruolo, c’è carenza numerica nel reparto. In un campionato lungo e sfiancante è necessario per poter lottare per le prime posizioni di classifica»

Donato Giampietro: «Rinforzare questa squadra non è facilissimo nel mese di Gennaio. L’importante sarà trattenere i pezzi pregiati (Brugman e Ragusa). Un centravanti, un centrocampista ed un terzino rappresenterebbero puntelli importanti. Né Maniero, né Sforzini, personalmente, mostrano garanzie assolute. La priorità la darei al reperimento di un centravanti che possa spostare gli equilibri. Esuberi in A (Ardemagni, Cacia, Calaiò, Longo)  con esborsi importanti per quanto riguarda l’ingaggio, oppure un ritorno di un usato garantito che possa inserirsi in punta di piedi nell’equilibrio dello spogliatoio e fornire un contributo importante (Sansovini)».

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