Gli esuberi da piazzare frenano il mercato del Pescara

Gli esuberi da piazzare frenano il mercato del Pescara

Tanti casi "spinosi"

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Dopo Lapadula, sono in arrivo altri colpi per il Pescara ma in generale il mercato in entrata è frenato. Perchè? Per la presenza di numerosi esuberi da piazzare, cosa non semplice.

Tra giovani provenienti dal settore giovanile (aggregati a scaglioni nelle due fasi di ritiro) e calciatori affermati, infatti, la rosa attuale del Pescara sfiora le 40 unità e sarà necessario sfoltire i ranghi. Dare una bella sforbiciata, insomma, tagliando coloro che non rientrano nei programmi di Oddo.

Partiamo da Vukusic. Il croato non ha molto mercato dopo le deludenti stagioni al Losanna e al Beveren, è sua ferma intenzione restare per giocarsi le sue chance ma il Pescara cercherà di sistemarlo altrove. La rescissione non è via praticabile per non gravare il bilancio di una minusvalenza clamorosa dopo l’esborso monstre effettuato per il suo acquisto in epoca Delli Carri.

Di rescissione non vuole sentir parlare nemmeno Bruno, ancora legato da un biennale al Pescara. Ha mercato in Lega Pro, a partire dal Benevento, ma per ora nicchia. Sembra voler tenere duro.

Una separazione consensuale, invece, è possibile per Grillo e Pesoli. Il primo, frenato nella scorsa stagione da un brutto infortunio, è ormai pronto ma Oddo non sembra considerarlo prioritario nel suo progetto tattico. Difficile trovare un acquirente che voglia investire su un giocatore reduce da un lungo stop e dunque l’unica via possibile, qualora il diretto interessato lo voglia (il fratello procuratore è all’opera), è quella della rescissione. Dopo si potrà pensare a Del Grosso (leggi qui) o a reintegrare Rossi, svincolato dopo il fallimento del Parma e gradito a Sebastiani e allo stesso tecnico. Un innesto sull’out mancino, comunque, verrà fatto a prescindere dalla vicenda Grillo.

C’è poi l’esperto Pesoli. Nella “sua” Santa Teresa di Gallura si è allenato per tutte le vacanze per farsi trovare “tirato” alle visite mediche e al ritiro. Ma non rientra nei piani. Lui vorrebbe restare, ma l’usura del tempo ed una stagione non esaltante consigliano al Pescara di percorrere altre vie. Diversa la situazione Cosic: può allungare il vincolo in scadenza nel 2016 spalmandosi l’ingaggio oppure può essere ceduto a titolo definitivo. Ma l’offerta del Frosinone non soddisfa e dall’estero prendono tempo. Il serbo, che arriverà in ritardo concordato con il club in ritiro, però non ha interesse a prolungare: liberarsi tra 12 mesi a parametro zero, infatti, gli consentirebbe di alzare le sue richieste sul fronte ingaggio nella trattativa con le società interessate. E poi ci sono altri: a partire da Bunoza

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