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Rauf

Mahmoud Abdul-Rauf , Califfo è tornato a Roseto. Dopo 10 anni dalla stagione di Serie A 2004/2005 trascorsa nel Lido delle Rose, il fuoriclasse USA è tornato in Italia e nella sua Roseto.

Appena giunto in Abruzzo, quest’oggi, Rauf è stato salutato ufficialmente dal Comune di Roseto degli Abruzzi, che lo ha premiato con una targa commemorativa. Presenti anche alcuni dirigenti del Roseto Sharks, come il vice presidente, Daniele Cimorosi, il general manager, Vittorio Fossataro, e la resp. della comunicazione, Ilaria Cimorosi, che hanno dato il benvenuto, o meglio, il bentornato tra gli Sharks al Califfo.

E’ un Rauf commosso quello che entra nella sala della giunta comunale di Roseto degli Abruzzi, alla presenza di una ventina di persone tra giornalisti e fotografi, che lo hanno accolto con calore. Il sindaco di Roseto, Enio Pavone, ha consegnato una targa commemorativa al Califfo che si è emozionato, senza essere riuscito a trattenere le lacrime. Evidentemente, non si aspettava che Roseto non lo avesse dimenticato. Bello l’intervento da parte di Ruaf in merito al ricordo più bello della sua avventura a Roseto: sulla spiaggia, in un momento di relax con la famiglia, una bambina rosetana prese la mano di uno dei figli di Mahmoud ed iniziò a giocarci. Un gesto che secondo Rauf dimostra la generosità degli abitanti di questa città, indubbiamente, per usare le sue parole, “il posto più bello dove ho giocato, per il calore della gente e attaccamento alla pallacanestro”. Rauf non vede l’ora che sia domani sera (venerdì) per tornare al PalaMaggetti e riabbracciare i vecchi amici che “non mi hanno mai dimenticato – dice l’americano – e hanno supportato me e la mia famiglia in un momento di difficoltà, quale la malattia di mio figlio Ammar”.

 

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