“Una sede unica per tutte le Società partecipate o municipalizzate del Comune di Pescara, da Ambiente Spa a Pescara Multiservice, localizzata nel quartiere Villa del Fuoco. È il progetto all’esame della Regione Abruzzo, con il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, e dell’amministrazione comunale che stanno studiando la possibile acquisizione o esproprio dei Palazzi Clerico cambiandone la destinazione d’uso, da abitazioni a uffici pubblici. L’ipotesi, che sta cominciando a prendere forma, ci permetterebbe di scrivere anche la parola fine ad anni di degrado di un’area cittadina che oggi, dopo l’abbattimento del Ferro di Cavallo, sta finalmente ricominciando a respirare e soprattutto a cambiare volto”. Lo ha annunciato l’assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Isabella Del Trecco nel corso di un incontro svoltosi nel quartiere alla presenza, tra gli altri, del Presidente Sospiri e del sindaco Carlo Masci.
“La vicenda dei Palazzi Clerico va ormai avanti da quarant’anni con uno strascico giudiziario inimmaginabile – ha ricordato l’assessore Del Trecco -. I due promotori dell’iniziativa edilizia, i fratelli Clerico, ormai non sono più tra noi, e la nostra amministrazione comunale ha aperto da anni un dialogo con gli eredi, figli e nipoti che hanno preso in mano la situazione. In realtà fino a qualche mese fa eravamo in prossimità della vendita degli scheletri per i quali era stata prevista la demolizione e la successiva ricostruzione di un progetto di social housing, con servizi per i cittadini. Purtroppo un imprevisto di natura familiare dei proprietari ha fatto saltare la vendita, non consentendo al notaio di chiudere la vendita e ora che è stato risolto il problema familiare, i potenziali acquirenti non hanno più interesse a procedere, forse anche per un problema di finanziamenti. E siamo tornati al punto zero, ovvero a una situazione di assoluta insostenibilità: i Palazzi Clerico sono giorno e notte occupati da senzatetto e disperati che vivono accampati in una immensa discarica a discapito delle decine di famiglie perbene che hanno la sorte di abitare accanto a quegli scheletri, assistendo a un osceno e insopportabile viavai di ogni genere di umanità, donne e uomini che fanno i propri bisogni all’aria aperta, indifferenti della presenza o meno di bambini alle finestre, di fatto costringendo tutti i cittadini della zona a vivere barricati in casa con le tapparelle abbassate per non assistere a ciò che accade fuori. Dopo mesi di trattative, dopo aver chiesto alla proprietà di proteggere i due scheletri con una recinzione adeguata e invalicabile, ordinanze rimaste inottemperate, la stessa amministrazione comunale era intervenuta individuando un’impresa alla quale abbiamo affidato il compito di recintare l’intero complesso con un progetto che avrebbe reso impossibile penetrare la proprietà privata, per poi rivalerci finanziariamente sui proprietari per risarcire il Comune della spesa sostenuta. Purtroppo anche in questo caso i proprietari hanno presentato ricorso al Tar che ha di fatto imposto la sospensione dei lavori. L’Amministrazione sta ovviamente esaminando la questione con il proprio ufficio legale e pare evidente che la sospensione in realtà non sia un impedimento perentorio alla prosecuzione delle opere di recinzione, che sono soprattutto a tutela di tutti i residenti del quartiere che non possono e non devono continuare a convivere con un tale degrado. Senza dimenticare che impedire l’ingresso e il pernotto dei disperati nell’area è un dovere dell’amministrazione sia per un problema di ordine pubblico che di tutela della salute pubblica. Mentre nelle prossime ore decideremo sulla ripresa dell’intervento, abbiamo effettuato l’ennesimo sopralluogo nell’area con il Presidente Sospiri e proprio da quella verifica è emersa una proposta concreta che appare allo stato attuale fattibile e percorribile – ha detto l’assessore Del Trecco – ossia l’acquisizione da parte del Comune dell’intero complesso e convertire la sua destinazione, ovvero realizzare nei Palazzi Clerico la sede unificata di tutte le società partecipate del Comune di Pescara, come Adriatica Risorse, Ambiente Spa, Pescara Multiservice e Pescara Energia, che oggi sono sparpagliate sul territorio. Il complesso ben si presterebbe come Palazzina Servizi, avendo gli spazi adeguati, sia all’interno che all’esterno in termini di parcheggi, destinati sia al personale che all’utenza. Si creerebbe un vantaggio concreto per gli utenti che in un’unica struttura troverebbero tutti gli uffici necessari e soprattutto andremmo a localizzare nel quartiere Villa del Fuoco un servizio pubblico di valenza straordinaria, che rientra nel piano di riqualificazione complessiva del quartiere, iniziato con l’abbattimento delle palazzine pericolanti di via Lago di Borgiano, la demolizione del Ferro di Cavallo, dove realizzeremo piazze e spazi di socializzazione, e con la riconversione dell’ex Cementificio che diventerà la ‘Porta d’Abruzzo’ a destinazione turistica”.