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Nella mattinata di ieri il sindaco Diego Ferrara è stato ascoltato a L’Aquila dalla conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale abruzzese. Tema dell’incontro, richiesto dai comitati cittadini sul progetto di velocizzazione della rete ferroviaria Roma Pescara, le istanze di cui il Comune e i comitati si sono fatti portatori, al fine di evitare l’impatto sulle abitazioni e sulle attività commerciali dell’attuale stesura progettuale dei vari lotti. In capigruppo è stato ascoltato solo il sindaco, a L’Aquila erano presenti anche il presidente del Consiglio Luigi Febo e il consigliere delegato alla Ferrovia, a capo della Commissione dedicata, Vincenzo Ginefra.

“Si tratta di un’occasione importante sia per i Comuni sia per tutti quanti i soggetti che vogliono partecipare a un lavoro di condivisione sull’opera – riferisce il sindaco Ferrara dopo l’audizione in conferenza dei capigruppo – . Un’occasione vera, visto che fino ad oggi la nostra voce non era arrivata all’interno del Consiglio regionale, così come non ci era arrivata l’analisi delle proposte alternative all’attuale stesura progettuale, capace di salvare le attività e le tante abitazioni private che verrebbero compromesse senza modifiche al progetto. Per questo al Consiglio regionale chiediamo un coinvolgimento, al fine di lavorare insieme alle migliorie possibili. Non si capisce ad esempio perché Chieti, come San Giovanni Teatino, non possa avere una tratta che potrebbe essere interrata, come pare sia stato concesso al nostro Comune vicino.  Ma non è solo questo il tema su cui confrontarci, presto nella zona della ferrovia di Chieti Scalo partiranno dei cantieri di rigenerazione e riqualificazione urbana, cosa che ci preme mettere in sinergia anche con gli interventi previsti, sia in termini di tempi, sia in termini di logistica. Sulla variante plus ho rimarcato il fatto che siamo in piena sintonia con il comitato Comferr che ha voluto l’incontro di oggi e che quindi condividiamo sia le ragioni, sia la proposta contenuta nella variante plus, alla redazione di cui abbiamo partecipato attivamente. Tutto quanto questo non significa demonizzare un’opera che può portare beneficio al territorio, ma armonizzarla al territorio stesso affinché non sia solamente un detrattore”.

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