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“Il merito della Regione Abruzzo-legislatura Marsilio, unitamente al Comune di Pescara, è stato quello di aver compreso l’importanza di cancellare i quartieri-ghetto, i dormitori, nell’edilizia residenziale pubblica di Pescara per garantire la riqualificazione sociale. Saggezza dell’Ater è stata quella aver saputo chiedere il sostegno, l’aiuto creativo e architettonico, il coinvolgimento partecipativo della Facoltà di Architettura dell’Università ‘d’Annunzio’ che ha dato il proprio tangibile contributo al ‘L’Abitare Insieme’, al miglioramento della qualità e della vivibilità dell’edilizia esistente e di quella che andremo a costruire nei prossimi anni”. Lo ha detto il Consigliere regionale Lorenzo Sospiri, Presidente uscente del Consiglio regionale, oggi presente alla prima Giornata di Studio su ‘L’abitare Insieme – Un affresco comune a partire dall’Edilizia Residenziale Pubblica nei territori di Pescara, Spoltore, Montesilvano’, promosso dall’Ater e dal Comune di Pescara per esaminare il caso-scuola della riqualificazione degli alloggi di via Rigopiano.

“L’Ater c’è sempre stata come azienda, ma storicamente non ha mai avuto una visione – ha sottolineato il consigliere Sospiri -, ovvero non ha mai manifestato la necessità di essere aiutata. L’attuale governance del Presidente Mario Lattanzio ha avuto la lungimiranza di chiedere supporto agli Enti presenti sul territorio per migliorare la propria capacità nello svolgere la sua mission, ovvero la gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e bene ha fatto nel guardare alle risorse disponibili, ovvero alla Facoltà di Architettura che, a sua volta, ha coinvolto i propri giovani studenti universitari ai quali è stato affidato il compito di immaginare la riqualificazione delle aree del nostro patrimonio di edilizia residenziale pubblica e l’abbattimento delle barriere architettoniche. E in questo modo abbiamo chiarito che gli alloggi popolari non hanno naturalmente la vocazione a essere brutti e alienanti, soffocanti, ovvero non devono necessariamente essere dei quartieri-ghetto, dei dormitori come quelli ereditati dagli anni ’60 o ’70. Ma non abbiamo pensato solo ad abbattere e risanare l’esistente, ma anche alle nuove edificazioni che dobbiamo fare, dopo che per decenni la Regione e lo Stato non hanno investito sul nuovo edificato, per questo abbiamo provato a fare un esperimento nell’edificato del Ferro di Cavallo e ho chiesto al Presidente Marsilio di inserire nel Fondo di Sviluppo e Coesione le risorse per nuove edificazioni che siano moderne, accessibili, belle da vedere e che non dovranno essere realizzate tutte nelle stesse aree o quadranti della città”.

“L’evento – hanno spiegato il Presidente dell’Ater Mario Lattanzio e l’assessore all’Edilizia pubblica e privata Isabella Del Trecco – si inserisce all’interno delle attività di ricerca e di terza missione del Dipartimento di Architettura di Pescara, ed è stato intrapreso con la sottoscrizione di alcune Convenzioni scientifiche con l’Ater Pescara e i Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Tra le attività sancite dalla Convenzione tra il Dipartimento di Architettura e gli altri enti le Giornate di Studio rappresentano un momento importante di lavoro e di confronto, all’interno di un processo di lavoro sul territorio a partire dai temi dell’ERP nei comuni della futura Nuova Pescara. Nei mesi precedenti, circa 40 studenti e collaboratori, coordinati dal Professor Alberto Ulisse, hanno avviato un lavoro di studio e definizione di linee-guida progettuali sulla rigenerazione urbana di Via Rigopiano a Pescara e di Via Rimini a Montesilvano. Questo processo, condiviso con gli uffici tecnici dell’Ater e in linea con le attività di ricerca applicata oggetto delle convenzioni, ha come obiettivo la rigenerazione urbana, architettonica e sociale di alcuni quartieri di Edilizia economica e popolare dei territori comunali interessati, a partire delle problematiche esistenti dei quartieri e degli edifici ERP”.

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