“Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate”. Dante scorge queste parole “scritte al sommo di una porta”, quella che conduce all’Inferno, come spiega Virgilio. È
il grande tema metafisico dell’eternità, delle pene infernali (ai dannati è negata anche la speranza…) ma per l’imprenditore Piero Di Clemente questo “incipit” del Sommo Poeta, impresso all’inizio del viale di quasi mezzo chilometro di cipressi “alti e snelli”, che conduce alla sommità della collina dove si erge il borgo della Tenuta Querce Grosse, di sua proprietà, ha un altro e ben preciso significato: relax in una atmosfera ideale per rigenerare corpo, mente e infondere sensazioni celestiali al palato.
Così, la sera dello scorso 22 marzo, proprio Di Clemente insieme ai suoi più stretti collaboratori ha dato il benvenuto di primavera ai suoi ospiti e ad alcuni, selezionati giornalisti di settore i quali, grazie alla cucina curata dallo chef Gianni Dezio, già titolare del ristorante Tosto di Atri, hanno potuto godere di degustazioni e assaggi principeschi come il pane a lievitazione naturale fatto proprio da Dezio, accompagnato dai formaggi tipici di Valle Scannese. A seguire: tartelletta con caprino, polline e fiori; frittella di mais con erbe spontanee, peperone dolce e acciuga, tortelli di ricotta e fave, asparagi e piselli; arrostino di vitello con emulsione dello zafferano, il prezioso, intenso e magnetico crocus di Navelli e, per chiudere in dolcezza, pavlova alle fragole e rosa con crema alla fava tonka.
“Desidero unire alla bellezza del luogo le bontà della nostra Tenuta, delle nostre produzioni – ha dichiarato Piero Di Clemente – e, addirittura esaltare alcune spontaneità come, ad esempio, la rucola selvatica. Desidero, ancora, che i nostri ospiti trovino in questa oasi di pace e tra gli annosi ulivi, le giuste risposte alle loro domande e alle loro curiosità; Querce Grosse desidera aprirsi meglio a chi vuole emozionarsi anche attraverso la genuinità dei prodotti del nostro orto. Per questo a fine maggio o, al massimo, la prima settimana di giugno dedicherò una intera giornata alle ciliegie, frutto stagionale vero e proprio serbatoio di potenziali benefici per la salute”.
I piatti sono stati abbinati alle etichette delle cantine La Valentina e Marramiero.
Stanislao Liberatore