CONDIVIDI

Lunedì sera alla presenza del commissario provinciale Dottor Maurizio Bucci si è riunito il gruppo consiliare  con l’assemblea degli iscritti della Lega di Chieti. 

Si è analizzato l’importante risultato complessivo che premia il centrodestra in Abruzzo con la riconferma del suo presidente Marsilio, risultato ancor più importante vista la valenza nazionale che si è data a questa competizione dopo il voto della Sardegna. 

Si è fatta poi un’analisi più approfondita del territorio della città di Chieti e della sua provincia. 

La Lega a Chieti è andata ben al di sopra della media regionale ed ancor di più di quella provinciale, arrivando al 9,26% a fronte di una media regionale e provinciale di quasi 2 punti più bassa. Siamo quindi stati il partito del Centrodestra che ha maggiormente superato il dato regionale: a fronte di Fratelli d’Italia che e’ andato sotto la media regionale di quasi 6 punti percentuale, e di Forza Italia che ha superato la media regionale di un solo punto, la Lega a Chieti, senza avere nessun consigliere uscente ne’ ricoprendo ruoli politici o amministrativi apicali, ha migliorato il dato regionale di quasi 2 punti percentuali. Per quanto riguarda il dato della Lega su tutta provincia, dobbiamo purtroppo constatare che la pessima gestione del partito negli ultimi cinque anni da parte di alcuni soggetti i quali, posti alla guida dello stesso in maniera inopinata e probabilmente non meritata,  non hanno saputo far crescere una classe dirigente, quando la Lega andava a gonfie vele.

 Troppo tardi e’ subentrato il pur valido commissario Maurizio Bucci, che non ha avuto il tempo di porre rimedio ai danni fatti da chi per troppi anni ha gestito il partito e poi, viste la mala parata, se n’è andato. Ed allora  vediamo che in città come Francavilla e Ortona la Lega  arriva  a malapena al 4%, compromettendo così, il risultato della Lega su tutta la provincia che per pochi voti ha mancato l’obiettivo del terzo seggio in Regione.

Poco allora ha potuto incidere l’ottimo risultato della Lega a Chieti, tenendo anche conto che, diversamente dagli altri capoluoghi di provincia d’Abruzzo, in questi ultimi tre anni questo gruppo non ha beneficiato di nessun rappresentante in Regione, né di riconoscimenti  in ruoli ed incarichi politici ed amministrative regionali, come pure avrebbe meritato e gli era stato anche assicurato dai vertici regionali. Trascurando poi anche quella brutta pratica, divenuta ormai consuetudine, ma che quest’anno ha raggiunto livelli non accettabili, con cui i consiglieri regionali uscenti, a fine mandato, assegnano contributi a pioggia a questa o quella associazione per premiarle si’ dell’attività svolta, ma anche per garantirsi un successivo ritorno in termini di consenso elettorale; basti pensare che nella sola città di Chieti ad associazioni varie con l’ultima finanziaria regionale sono arrivati ben oltre 200.000 € di contributi, tutte ovviamente scelte liberamente, dai consiglieri regionali uscenti.

A sottolineare inoltre l’ottimo risultato di questo gruppo, va evidenziato che che l’85% delle schede votate Lega nella città di Chieti hanno espresso come preferenza Mario Colantonio: Colantonio è stato uno dei più votati del centro destra in città alla pari dei candidati di Forza Italia e di Fratelli d’Italia, ma i cui candidati più votati hanno riportato rispettivamente meno del 50% e circa il 65% dei voti espressi per le loro rispettive liste.

Se dunque siamo molto soddisfatti di questo dato, non altrettanto, come abbiamo detto, possiamo dire del dato provinciale della Lega e, in generale del dato del centro destra in città. A Chieti città il centro destra ha superato il centro sinistra di  poco più di 400 voti, un dato che assolutamente deve far riflettere tutti, tenendo anche  conto che nel Centrodestra c’erano due consiglieri uscenti, ed, ancor di più, dello sfacelo con cui la sinistra sta amministrando la città.

Ultima considerazione: torniamo sul dato delle preferenze espresse per i candidati del Centrodestra in città.

In Fdi su circa 4000 voti di preferenza espressi, 1000 (25%) sono andati a candidati non teatini;

In Forza Italia su circa 2800 voti di preferenza espressi, 1000 (quasi il 40% ) sono andati a candidati non teatini;

Nella Lega su circa 1800 voti di preferenza espressi, 250 ( meno del 15% ) sono andati a candidati non teatini.

Da questo emergono due valutazioni: 1• la Lega Chieti, conosce il suo elettorato e da esso è premiato;

2• la tanto decantata teatinita’ che è diventato un mantra per taluni in città, poi alla prova dei fatti si rivela un fallimento!

Partendo da queste valutazioni noi crediamo che, i vertici della Lega in primis, regionali e provinciali, e tutto il centrodestra teatino, debbano riflettere e ripartire per capitalizzare in positivo la vittoria del Centrodestra a livello regionale.

CONDIVIDI