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Celebrare la biodiversità e tutelarla, dal campo alla tavola, stringendo reti solide tra produttori e ristoratori. Su questo assunto Slow Food Abruzzo ha organizzato le due grandi riunioni annuali dei Presìdi Slow Food e dei cuochi dell’Alleanza Slow Food locali. La prima si è svolta il 24 febbraio a Manoppello Scalo (Pe), nella sala riunioni del Gal Terre Pescaresi che insieme all’amministrazione comunale ha ospitato i produttori dei 20 Presìdi Slow Food regionali insieme ai dirigenti locali e nazionali del progetto, per discutere di progettualità future e ascoltare la voce dei custodi di biodiversità locale. Nel 2023 i prodotti tutelati da Slow Food in Abruzzo si sono ampliati della cipolla di Bagno e della pastinaca di Capitignano, entrambe prodotte in provincia dell’Aquila.

Un’occasione importante “per far emergere le istanze dei produttori di Presìdi, che siano stimolo affinché le politiche future sostengano chi pratica l’agricoltura di prossimità ma soprattutto chi presidia le terre alte, cruciali nel nostro territorio e scrigno di biodiversità” ha dichiarato Raffaella Ponzio, responsabile Presìdi di Slow Food Italia.

 L’impegno dell’associazione della Chiocciola si concretizza tanto più nelle zone interne, gravemente minacciate dalla crisi climatica. “Come Slow Food continueremo a impegnarci sul territorio, come facciamo da vent’anni, per tutelare i produttori e la biodiversità, a partire dalle razze locali, meno produttive ma nel tempo più resistenti”, ha concluso Ponzio.

Martedì 12 marzo presso l’Agriturismo Santa Felicita di Cepagatti (Pe), è stata la volta dei Cuochi dell’Alleanza Slow Food abruzzesi, ristoratori e pizzaioli che stringono un patto con i produttori di piccola scala promuovendo in tavola la biodiversità.

L’incontro – il primo regionale da quando è stato avviato il progetto internazionale di Slow Food – ha riscosso grande partecipazione ed entusiasmo non solo da parte dei 12 cuochi aderenti all’Alleanza, ma anche di numerosi ristoratori da tutta la regione interessati a farne parte perché vicini alla filosofia di Slow Food. Presente alla serata anche il cuoco Paolo Betti, referente dell’Alleanza per il Trentino, che ha raccontato esperienze e progettualità della rete nella sua regione, e che mercoledì 13 marzo è stato ospite del ristorante Villa Maiella per una cena dell’Alleanza Slow Food a quattro mani con Arcangelo Tinari.

Sono inoltre intervenuti diversi produttori custodi di biodiversità, testimoni concreti che un’agricoltura e un allevamento rispettosi del pianeta e delle risorse sono possibili: Adriano De Ascentiis, custode della gallina nera atriana; Matteo Ciccone e Francesca Valente, produttori di Montonico Presidio Slow Food; Isabella Iezzi dell’azienda Rabottini, parte della Comunità Slow Food dei Vignaioli Teatini; Jacopo Marcelli del Bioagriturismo La Porta dei Parchi; Milena Di Rocco produttrice di tondino del Tavo Presidio Slow Food.

“Il patto tra produttori e cuochi, alla base dell’Alleanza, oggi è reso ancora più urgente dalle numerose crisi che stiamo affrontando. Diventa allora più che mai fondamentale costruire alleanze per promuovere le nostre produzioni di qualità, tutelare i produttori di piccola scala e valorizzare il territorio”, ha affermato Enca Polidoro, referente del progetto dei Cuochi dell’Alleanza Slow Food in Abruzzo.

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