Verrà inaugurata sabato 23 marzo, dalle ore 18.00, presso la FLR / Fondazione La Rocca, la prima personale di Ludovica Anversa (Milano, 1996), Autotomia. A cura di Francesca Guerisoli, in mostra 22 le opere inedite, tele a olio e disegni, realizzate dall’artista nel corso dell’ultimo anno. L’esposizione è accompagnata da un intervento critico della pittrice e scrittrice Sofia Silva (Padova, 1990).
Il titolo della mostra, “Autotomia”, riprende l’omonima poesia del 1972 di Wisława Szymborska (Polonia, 1923-2012), premio Nobel per la letteratura nel 1996, che richiama il processo di scissione del corpo messo in atto da alcuni animali sotto attacco per distrarre il predatore.
Tutte le opere in mostra, si legge nel testo di presentazione diramato dalla Fondazione, “sono percorse da un senso di continua metamorfosi, distacco, di stato intermedio. Come quegli animali che perdono volontariamente una parte di sé, anche noi pratichiamo l’autotomia, per superare un trauma o per mostrare alla società la nostra faccia più accettabile. Le figure nei dipinti in mostra abitano spazi non narrativi nei quali il corpo emerge come entità permeabile e ricettiva. Ludovica Anversa indaga le immagini nella loro precarietà e intende generare un senso di vulnerabilità che sfuma i confini tra ciò che è percepito e ciò che è visto.
Le opere alludono a visioni enigmatiche, quasi come vestigia o concretizzazioni di vissuti interiori. Sfuggenti a una univoca interpretazione, queste semi-astrazioni tendono ad espandersi verso i margini, manifestandosi in trasparenza come spettri, immagini residue o allucinazioni. Evocando il corpo per analogia, le opere seguono ritmi e moti vitali che si influenzano reciprocamente, rimandando a istanti di intima metamorfosi.
“In alcune opere, Ludovica Anversa slitta in una dimensione più viscerale, dove la carne sembra essere più presente e la materialità del corpo si fa più tangibile. L’idea di interno e di interiorità si sovrappongono. Da un lato, emerge l’idea di un’immagine in procinto di formarsi e che racchiude il germe potenziale della propria evoluzione. Dall’altro, la traccia di ciò che è già stato, capace di richiamare la sua presenza tramite un’assenza; qualcosa è “trascorso” sulla superficie e ora è visibile solo in forma di ombra-impronta. Quest’idea di “impressione” assume qualità visive e materiche ora sensuali, ora disturbanti.”
“Quando ci troviamo davanti a una qualsiasi immagine vi cerchiamo di rintracciare il corpo, perché ritrovarci ci rasserena. Se l’immagine è frammentata e ambigua o disturba l’identità, il sistema, l’ordine, proviamo un senso di abiezione. Cosa siamo pronti a riconoscere e cosa invece rigettiamo per mantenerci integri?”
La mostra è visitabile dal 24 marzo al 15 giugno 2024, negli orari : martedì – sabato 10/12.30 16/19.30. Ingresso libero
FLR / Fondazione La Rocca, si trova a Pescara, in via R. Paolucci, 71
Link: https://larocca.foundation/mostra-ludovica-anversa/