“Il Comune di Chieti non può perdere altro tempo, in questa fase è indispensabile agevolare tutte le procedure capaci di assicurare la continuità dei servizi della nostra partecipata e dare un segnale forte sia alla città, sia ai lavoratori che sono stati e restano il nostro primo pensiero. Ho scritto una lettera alla segretaria generale perché proponga alternative tempestive ed efficaci, il piano B che reclamo da tempo e che non è più procrastinabile oggi che, nostro malgrado, la società è stata dichiarata fallita”, così il sindaco Diego Ferrara, l’indomani dell’incontro fra curatela, lavoratori e sindacati.
“La mia Amministrazione ha da sempre avuto una visione precisa sul futuro della partecipata, abbiamo agevolato l’inizio di un percorso capace di invertire l’inerzia e le perdite di Teateservizi causate da una governance inadeguata e, stando ai numeri dell’ultimo bilancio, questa inversione di tendenza cominciava a manifestarsi, visto l’attivo riscontrato – incalza il sindaco – . La parte politica (esecutivo e Consiglio) ha dato indicazioni chiare, che restano agli atti anche di fronte alla sentenza che ha decretato il fallimento: il Comune di Chieti non può rinunciare ai vitali servizi di riscossione. Questa è ora la priorità, che stamane ho messo nero su bianco in una direttiva alla segreteria generale, con cui chiedo di avere al più presto tutte le alternative possibili per affrontare la situazione, di avviare le procedure per le gare atte ad individuare un nuovo gestore, capace anche di tutelare le maestranze ed evitare lo stallo di cui ci troviamo oggi, giocoforza, ma che non può restare tale, senza danno per tutte le parti coinvolte.
Da politico ho chiaro anche l’orizzonte, irrinunciabile, verso cui navigare, considerato pure lo stato di dissesto dell’Ente. Una rotta importantissima e che, per questo, ci vede in costante e costruttivo contatto e confronto sia con la Prefettura, sia con il curatore, perché, ognuno per la sua parte e nel rispetto di ruoli e normative, dobbiamo mettere in campo tutte le attività utili allo scopo: superare questo momento di difficoltà e risanare i conti del Comune, operazione che il destino di Teateservizi in liquidazione ha reso ancora più sensibile e delicato. Anche per questa ragione, non nutro avversità verso l’eventuale iniziativa del liquidatore Luca Di Iorio, se ritiene ci siano gli estremi fondati per opporsi alla sentenza del Tribunale, non ho e non avrò “personalmente” nulla di contrario a ché faccia i suoi passi.
L’auspicio è però che le azioni e i piani possibili e in itinere non entrino in contrasto fra loro e, soprattutto non creino ulteriori perdite di tempo che davvero non possiamo più permetterci: né chi amministra la città e fino ad oggi ha messo faccia e cuore a favore del risanamento in condizioni di difficoltà estrema; sia i cittadini che hanno diritto a un Comune sano che dia servizi al passo coi tempi e risposte alle loro giuste istanze, cosa che abbiamo comunque cercato di fare in questi tre anni avviando tutta la programmazione possibile attraverso la colletta di fondi da tutti i canali esistenti; sia i lavoratori di Teateservizi e i creditori stessi della società, che hanno diritto, ognuno per la sua parte, ad avere futuro e spettanze, come sarebbe dovuto accadere da anni”.