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È del mese scorso la mozione con cui il Movimento 5 Stelle Pescara chiedeva che, dopo la chiusura del canile di Via Raiale, i fondi messi a disposizione dal Comune per le adozioni dei cani venissero reinvestiti sempre nell’ambito di attività a favore del mondo animale, prima fra tutte una campagna di sterilizzazione canina e felina, rivolta ai nuclei familiari con ISEE basso, e a tutte le colonie feline del territorio. Mozione poi approvata dal Consiglio Comunale, con il voto favorevole anche del centrodestra, ma a cui non è seguito nulla se non un comunicato dei giorni successivi con cui, paradossalmente, l’Assessore alla Tutela del Mondo Animale, Nicoletta Di Nisio, smentiva le intenzioni di quel voto, dichiarando come non ci fossero fondi residui e che tutte le somme disponibili erano stato utilizzate per trovare sistemazione ai cani ospiti dell’ormai ex canile.

Una dichiarazione che pensavamo fosse frutto di un abbaglio da parte dell’assessore – commenta il consigliere M5S Paolo Solae che invece, evidentemente, conferma che le intenzioni della Giunta Masci siano quelle di non dare seguito alla decisione del Consiglio Comunale. Ma l’assessore dica quali sono le vere ragioni di questa scelta, visto che i soldi ci sono eccome, e questo non è il Movimento 5 Stelle a dirlo ma gli atti approvati dalla Giunta stessa. Primo fra tutti, la delibera del novembre scorso dove era ben specificato che la somma messa a disposizione dal Comune fosse di 1.100 euro per ogni cane del rifugio. Ora prosegue Sola se è vero che molti dei 38 ospiti che erano nel canile sono stati sistemati in altre strutture pubbliche, molti altri fortunatamente sono stati adottati da privati cittadini che neppure hanno fatto richiesta del contributo, dimostrando a Sindaco ed Assessore che chi adotta un amico a quattro zampe lo fa per ragioni di cuore e non certo d’interesse economico”. Conti alla mano, sembrerebbero quindi certe le economie derivanti dalla mancata erogazione di molti “contributi adozione”, mai richiesti dagli adottanti e quindi per forza di cose rimasti nelle casse comunali. “Non si può certo neppure dire che queste somme siano sparite o che non ci siano risorse – aggiunge Paolo Solavisto che nel bilancio di previsione 2024, sotto la voce “Spese per interventi contro il randagismo”, risultano stanziati ben 100.000 euro. Non c’è motivo, quindi, di continuare a negare l’utilizzo di questi fondi, se non per un evidente accanimento contro le associazioni animaliste e i volontari del territorio che, nella gestione di animali vaganti e colonie feline, sono quotidianamente costretti ad investire risorse di tasca propria, per rimediare all’assenza di un’amministrazione che, dopo la vergognosa vicenda della chiusura del canile di Via Raiale, prosegue in un atteggiamento di disinteresse inaccettabile verso il mondo animale”.

La mozione del Movimento 5 Stelle chiedeva anche che, nella zona di Via Raiale, fosse recuperata l’abitazione del custode dell’ex inceneritore, riqualificandola come punto di degenza post sterilizzazione per la popolazione delle colonie feline, prima del loro reinserimento nelle stesse.

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