Pesante tracollo per la Pescara Basket, che nel secondo derby casalingo di fila cede a Campli con il punteggio finale di 60-88. Uno scarto eloquente, condizionato però anche dall’assenza di Febo, top-scorer della formazione adriatica, e soprattutto dal 2/31 messo insieme dalla lunga distanza: un dato tremendamente negativo che ha ovviamente pesato moltissimo sull’economia della gara.
La partenza vede coach Merletti affidarsi a Di Marcello in regia, De Luca-Pira sugli esterni ed il duo Adonide-Stilla sotto le plance. I farnesi, che si presentano lanciatissimi al PalaElettra (terzo posto solitario con dieci vittorie nelle ultime undici) schierano invece Rotundo, Petrucci, Duranti, Gaeta e Fattori. L’avvio di gara vede le due squadre sfidarsi su ritmi decisamente elevati: Fattori e Petrucci trovano immediatamente la via del canestro, ma i locali rispondono con la verve di Adonide e Di Marcello (tutti loro i primi 15 punti pescaresi). Grazie alle loro iniziative, Pescara si mantiene sempre incollata nel punteggio, nonostante i biancorossi trovino con una certa facilità la via del canestro. A metà della prima frazione il punteggio è di 13-13, Gaeta e Petrucci provano il mini-allungo ospite subito rintuzzato dalla tripla di Ferri, mentre Di Giorgio (promosso capitano visto il forfait di Febo) con un 2+1 risponde alla bomba di Montuori. Quattro punti filati di Bergamin consentono però a Campli di chiudere avanti 21-26 alla prima sirena, in cui gli attacchi hanno decisamente prevalso sulle difese.
Il secondo quarto si apre con un canestro di Stilla, a cui farà però seguito una lunghissima carestia offensiva del quintetto di casa: i biancazzurri non segnano per oltre cinque minuti, fallendo otto conclusioni in fila dal campo, e consentendo a Petrucci e soci di scappare. Di Giuliomaria e Fattori ispirano infatti un mortifero break di 0-14, fermato dall’ingresso del giovanissimo Vizioli che segna un bel canestro in penetrazione sbloccando finalmente il tabellone dei suoi. Le percentuali di Pescara continuano però ad abbassarsi drammaticamente, Petrucci non perdona aggiornando dall’arco il massimo vantaggio farnese a +18 (25-43), qualche buona azione difensiva consente ai locali di rifiatare tornando a -13 con Ferri e Adonide. Gli ospiti però sono chirurgici, e con i canestri di Gaeta e Fattori chiudono l’intervallo lungo sul 30-47.
Spesso quest’anno Pescara, davanti al pubblico amico, dopo un avvio difficile era stata capace di trasformarsi nella ripresa. Stavolta il copione è differente: De Luca e compagni continuano a litigare con il canestro rimanendo a secco per tre minuti e mezzo, Campli ne approfitta con l’esperienza di Gaeta e Di Giuliomaria toccando il +23. Di Giandomenico prova a scuotere la sua squadra con due canestri in fila ma il margine resta considerevole, pur se una schiacciata al volo su rimbalzo offensivo di Adonide fa sobbalzare il PalaElettra (buonissima presenza di pubblico nell’impianto pescarese, anche tra le fila ospiti). Adonide (decisamente il più in palla dei suoi) sfrutta un tecnico alla panchina ospite realizzando il 39-56, ma le conclusioni pesanti che servirebbero per provare a rientrare restano una chimera, eccezion fatta per la bomba del -16 infilata da De Luca al 28′. I finali di quarto restano però stregati per la formazione di casa, che subisce uno 0-8 di parziale con Petrucci ancora in evidenza, chiudendo virtualmente la contesa a fine terzo quarto (44-68 il punteggio a tabellone).
L’ultimo parziale è di fatto pura accademia, con i due allenatori che danno spazio ai rispettivi giovani: Vizioli e Guilavogui (positiva la sua prestazione, in cui spiccano anche un paio di stoppate) da una parte e Ferrari dall’altra accumulano preziosa esperienza per il futuro, mentre Pescara continua a non trovare la via del canestro dalla lunga distanza ed i farnesi sfruttano invece la vena di Duranti e Bergamin. Gli ospiti toccano anche le 33 lunghezze di vantaggio, Pescara con i liberi di Ferri e Di Marcello rosicchia qualcosa ma chiude comunque sul 60-88.
Prestazione obiettivamente negativa dei biancazzurri, pur se di fronte ad una delle squadre più attrezzate del torneo, per giunta in una serata così deficitaria al tiro e senza poter disporre del proprio miglior realizzatore. Terminato il ciclo di ferro che ha messo di fronte a Pescara compagini di altissimo livello, nelle prossime partite gli uomini di coach Merletti affronteranno diversi scontri diretti che presumibilmente si riveleranno decisivi per definire la posizione finale di classifica. In questo senso, molto importante sarà la sfida di domenica prossima in quel di Civitanova, contro una Virtus anch’essa a 12 punti in classifica.
PESCARA BASKET-CAMPLI BASKET 60-88 (21-26; 30-47; 44-68)
PESCARA: Di Marcello 11, Di Giandomenico 7, Ferri 11, De Luca 5, Vizioli 2, Di Giorgio 3, Stilla 2, Adonide 17, Guilavogui 2, Pira. Coach: Merletti.
CAMPLI: Montuori 5, Rotundo, Gaeta 13, Ferrari 2, Di Giuliomaria 6, Duranti 13, Bergamin 13, Petrucci 19, Serafini 2, Fattori 15. Coach: Millina.