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Sabato 10 febbraio, presso l’Auditorium Petruzzi in via Delle Caserme 60, a Pescara, si è tenuto il corso di Educazione Continua in Medicina (ECM) dal titolo “Medicina ed Odontoiatria a confronto con la multiculturalità“, responsabile scientifico dr.ssa Anna Maria Cardone, Presidente della Commissione Albo Odontoiatri (CAO), che ha introdotto l’evento insieme al Sindaco di Pescara Carlo Masci.

La dr.ssa Cardone ha affrontato il tema della migrazione con una sensibilità unica, frutto di una profonda conoscenza e di un vissuto personale significativo, offrendo, con la sua testimonianza ed il suo impegno professionale, una prospettiva preziosa sul tema:

Sono figlia di un migrante. Mio padre ha vissuto in Venezuela, Belgio, in Germania, ma la mia famiglia ha sofferto la sua lontananza in modo dolce, senza eccessive esternazioni. Il mio, inoltre, è un matrimonio multiculturale. Mio marito è palestinese e l’ho incontrato 45 anni fa nella campagna pennese, un incontro decisamente insolito a quei tempi. La mia famiglia, però, ha sempre visto questa realtà come un arricchimento”. La dottoressa Cardone ha sottolineato come la paura dello straniero innescatasi nei nostri giorni sia un meccanismo ingiustificato e dannoso, nonché quanto sia importante promuovere l’incontro e la conoscenza per costruire una società più inclusiva ed attenta alla salute del singolo e della collettività.

La migrazione – ha affermato – è un fenomeno inarrestabile che ha attraversato il passato, il presente e si proietta nel futuro. La trattazione della multiculturalità, letta dal punto di vista sanitario, richiede la conoscenza approfondita del quadro normativo che regola la salute degli immigrati. Per questo ho coinvolto professionisti ed operatori del settore che ogni giorno hanno a che fare concretamente con l’immigrazione e che vivono nella quotidianità le grosse problematiche ad essa connesse.

Il sindaco di Pescara, avv. Carlo Masci, ha ringraziato la dr.ssa Cardone per l’importante evento organizzato: “Oggi più che mai vediamo una trasformazione in atto che va ben oltre ciò che immaginiamo e chi lo tocca veramente con mano è proprio chi è a contatto con il territorio, che sia un Medico o un amministratore pubblico. Vedo nelle nostre scuole quanto stanno aumentando i bambini di altre etnie che vivono qui stabilmente o che sono nati qui, che parlano il dialetto pescarese, che recitano poesie dei nostri autori e sono perfettamente integrati, ma che hanno diverse abitudini, alimentari, per esempio. Parlare ad un consesso medico specialistico di Odontoiatri di temi legati alla questione dei migranti e degli extracomunitari, delle loro abitudini e necessità, vuol dire aprirsi alla tematica in modo serio e mirato – cosa molto rara – per dare una risposta a chi ha bisogno veramente di cure odontoiatriche o di altro tipo e non le ottiene perché c’è un’altra cultura o in un altro modo di pensare. Portare questa tematica in un consesso medico è un fatto che ritengo eccezionale e di elevato spessore.

L’attività formativa della CAO, rivolta non solo agli Odontoiatri ma anche ai Medici di Medicina Generale, fornisce ai professionisti sanitari le conoscenze necessarie per una capillare attività di protezione della salute pubblica. Inoltre, consente ai professionisti di sentirsi parte di una rete e di essere messi nella condizione di trasmettere le proprie conoscenze ai pazienti, contribuendo a ridurre le disparità nell’accesso alle cure e ai servizi. Ciò a sua volta favorisce la diffusione di una cultura di rispetto e protezione della salute pubblica, con la creazione di servizi sanitari competenti sul piano etno-culturale in grado di superare le barriere linguistiche e strutturali.

Nel corso dell’evento sono stati trattati i diversi aspetti della situazione, compresi quelli sociali, psicologici, odontoiatrici, ginecologici ecc., al fine di poter consentire alla professione medica ed a quella odontoiatrica di “fare la propria parte” nella gestione della multiculturalità.

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