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2015-02-21_2324

Silvi c’era, con i suoi cittadini, tanti nati proprio in quell’ospedale. C’erano i bambini di Silvi alla manifestazione di Atri contro la chiusura del punto nascite dell’ospedale “SS. Liberatore”.  C’era il primo cittadino, Francesco Comignani. Queste le sue impressioni per Metronews24.it
“La vedo dura per il punto nascite. Non ho avuto alcuna difficoltà ad ammettere pubblicamente, da uomo di centrosinistra, le contraddizioni della dirigenza regionale del mio partito, né ho avuto alcuna difficoltà a dichiarare che sto ancora aspettando risposta dal dott. Fagnani, direttore regionale della ASL sul punto nascite, nonostante le mie reiterate domande”.
“In piazza, ad Atri – prosegue il sindaco – ho ricordato che, nel mese di settembre, il commissario straordinario Luciano D’Alfonso ammise che nell’esecuzione del piano commissariale avuto in eredità con la vittoria elettorale, vi era proprio la riduzione dei punti nascita”. Anche se poi l’ex goverantore Chiodi la chiusura del punto nascite di Atri non la “rirmò”, mentre D’Alfonso, evidentemente, non ha perso tempo.
Alla domanda su come giudica tale azione, Comignani risponde: “Chiudere il punto nascite di Atri è un gesto atroce econtraddittorio: a fronte di 514 nascite raggiunte nel 2014 e, stando all’andamento di questi primi due mesi, si prevedono per il 2015 un numero di parti superiore a 600. Se questa tendenza si conferma nei prossimi mesi, Atri si avvicinerà numericamente a Teramo”.
“Se ciò non bastasse- aggiunge il Sindaco – va ricordato che il centro nascite di Atri vanta la minore percentuale di mortalità rispetto alle zone vicine. Ci sono poi altri fattori: la pulizia, l’efficienza, la logistica impeccabile. E’ chiaro che l’incarico commissariale non pone libertà di scelta sui tagli che si devono operare, però non ci possiamo neanche fermare di fronte al mero calcolo matematico”.
“Le professionalità eccellenti del punto nascite hanno seguito il solco tracciato da chi negli anni ’58 e ’59 fondarono il centro, tra questi ricordo il professor De Patre, che mi ha fatto nascere – dice sorridendo il sindaco – e tra questi non posso non citare uno dei miei più grandi amici il dottort Egidio D’Egidio che fu per anni la colonna portante di quel reparto facendo nascere migliaia di bambini. “
Alla domanda su quali saranno le azioni più imminenti da intraprendere a breve, il Sindaco risponde: “faremo ricorso al TAR tutti insieme con i sindaci della Val Fino; in questo momento siamo più uniti che mai al di sopra di ogni bandiera o colore politico. È alla nostra gente che dobbiamo rendere conto prima di chiunque altra cosa”.