CONDIVIDI

Questa mattina a Pescara conferenza stampa per fare il punto sulla mobilitazione in difesa della Riserva naturale regionale del Borsacchio.

Dalla notte 29 dicembre, quando la maggioranza in Consiglio regionale ha approvato un emendamento alla legge di bilancio che ha cancellato il 98% della Riserva naturale regionale del Borsacchio portandola dagli originari 1100 ettari a 24 ettari, si sono moltiplicate le iniziative pubbliche per denunciare a livello locale e nazionale questo vero e proprio scandalo.

Ad oggi sono oltre 250 le associazioni ambientaliste, i comitati locali, i sindacati, le associazioni di categoria, le forze politiche che hanno aderito alla campagna contro il taglio della Riserva e più di 17.000 cittadini hanno firmato la petizione lanciata dalle associazioni.

In questo mese di mobilitazione si è dimostrato che tutte le motivazioni accampate da chi ha proposto il taglio della Riserva non hanno alcun fondamento: non è vero che l’agricoltura è vietata nella Riserva, non è vero che nella Riserva non sia stato possibile ricorrere alle procedure di finanziamento del superbonus, non è vero che la fascia collinare cancellata non abbia un valore ambientale, naturalistico e paesaggistico, non è vero che in origine la riserva era meno estesa, non è vero che sono state coinvolte le realtà locali (come dimostra il voto del Consiglio comunale di Roseto degli Abruzzi che si è pronunciato contro il taglio).

Su tutte queste falsità abbiamo sfidato più volte i 5 consiglieri che hanno presentato l’emendamento notturno taglia-riserva (Emiliano Di Matteo e Mauro Febbo di Forza Italia, Simona Cardinali e Federica Rompicapo della Lega e Umberto De Annuntiis di Fratelli d’Italia) ad un confronto pubblico con carte alla mano, ma stiamo ancora aspettando…

La maggioranza di centrodestra, dopo alcune deboli aperture al dialogo, non ha finora concretizzato atti che vadano nella direzione di ritornare al perimetro originario della Riserva: martedì scorso ha respinto in commissione consiliare un emendamento presentato a questo scopo dalla minoranza.

Ma martedì 30 gennaio c’è ancora un’occasione, l’ultima prima della chiusura di questa consigliatura: ci sarà un consiglio regionale al quale si chiede di approvare una legge per ripristinare il perimetro di 1100 ettari, così da aprire la strada all’approvazione del Piano di Assetto Naturalistico e alla nomina del Comitato di gestione così da rendere finalmente operativa questa importante area protetta.

Le Associazioni e i Comitati in difesa della Riserva naturale del Borsacchio organizzeranno un sit-in davanti al Consiglio regionale dalle ore 11 a L’Aquila e hanno chiesto al Presidente della Regione Marco Marsilio e al Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri di essere ricevuti in una piccola delegazione per consegnare le firme della petizione fin qui raccolte e chiedere il ripristino della Riserva.

Le adesioni alla campagna si raccolgono scrivendo a delegatoabruzzo@wwf.it e sempre a questo indirizzo si possono richiedere i moduli per la raccolta delle firme.

CONDIVIDI