“Difendiamo il diritto dei cittadini ad un’informazione completa corretta e documentata, in linea con i principi costituzionali”. Lo afferma la segretaria nazionale della Federazione della stampa, Alessandra Costante, durante il presidio sotto la prefettura di Pescara, promosso dal Sindacato dei giornalisti abruzzesi, allargato alla società civile, contro la norma Costa, già approvata alla Camera e al vaglio del Senato. Un provvedimento che impedisce la pubblicazione del contenuto delle ordinanze cautelari emesse da giudici. Al presidio hanno partecipato, l’Ordine dei giornalisti abruzzesi, le delegazioni dei sindacati di Cgil, Cisl e Uil, Arci, Legambiente e Anpi. “La norma Costa – ha detto Ezio Cerasi, segretario dei giornalisti abruzzesi – mina la corretta informazione e arriva dopo la riforma Cartabia e i progetti di legge sulla diffamazione che prevedono ammende smisurate, oltre alla stretta sulle intercettazioni. L’ennesima misura bavaglio che crea un impedimento al rapporto dei cronisti con tutte le fonti”. Costante, ha evidenziato l’appello al presidente della repubblica Mattarella e non firmare la norma Costa: “i giornalisti raccontano e non inventano, non sono ‘manettari’, ma contribuiscono a rendere vivo il campo della democrazia con il loro lavoro di controllo su ogni potere. I giornalisti – ha detto Costante – non agiscono nell’illegalità, sono sottoposti a un insieme di regole penali, civili e ordinistiche che determinano l’esercizio professionale per assicurare un’informazione corretta”.