CONDIVIDI

“Sapevamo che il 2024 sarebbe stato l’anno in cui molti dossier sarebbero giunti a conclusione, e quello di Bussi era uno dei più attesi. La firma odierna del Decreto direttoriale da parte del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Fratin e del successivo contratto pone il sigillo di esecutività all’avvio delle opere di bonifica del sito esterno Solvay di interesse nazionale di Bussi. Si chiude una vicenda lunga, dolorosa, per molti versi sconcertante, che però ha sempre visto il centrodestra fermo e rigoroso nel pretendere la bonifica nell’interesse esclusivo della popolazione”. È il commento del Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri alla firma odierna del Decreto.

“C’eravamo quando è scoppiato il ‘caso’ inerente alla bomba ecologica di Bussi – ha ricordato il Presidente Sospiri -, abbiamo seguito passo dopo passo tutta la vicenda giudiziaria nata dalla decisione inspiegabile dell’ex ministro del Movimento 5 Stelle, Sergio Costa, e del sottosegretario del Partito democratico, Roberto Morassut che bloccarono l’appalto, decisione contro la quale la Regione Abruzzo e il Comune di Bussi hanno proposto e vinto il ricorso al Tar e poi al Consiglio di Stato. Ci siamo oggi, quando finalmente iniziamo a vedere un orizzonte più limpido, con la firma del Decreto che consente l’avvio delle operazioni di bonifica della più grande discarica d’Europa. Opere che vogliamo vedere concluse”.

CONDIVIDI