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“Continuiamo a leggere sulla stampa fatti di cronaca di violenza contro le donne e femminicidi. Un bollettino che, purtroppo, non risparmia nemmeno l’Abruzzo. Sono notizie che ci ricordano come la quotidianità e la realtà che viviamo superino le ricorrenze e le feste comandate, buone per qualche dichiarazione di facciata ma inutili per intervenire alla radice del problema. Per questo motivo, negli anni, ho lavorato in Consiglio regionale affinché il tema rimanesse sempre in cima alle priorità dell’agenda politica abruzzese. L’ho fatto aumentando a ogni legge di bilancio i fondi a sostegno dei centri antiviolenza, veri presidi di sicurezza sul territorio ai quali va il mio ringraziamento per il lavoro che svolgono ogni giorno al fianco delle vittime. A questo si è aggiunta l’approvazione della mia proposta di istituzione di un reddito di libertà, che consiste nell’erogazione di una somma mensile a sostegno delle donne che subiscono violenza, affinché si liberino dal ricatto economico dei propri aguzzini, e che abbiamo già rifinanziato per il prossimo anno. L’ultimo passo che rimane da fare è la riforma dei centri antiviolenza, aggiornando una norma regionale datata 2006 e che deve essere rinnovata. Sappiamo cosa fare dopo le interlocuzioni che ho avuto con le rappresentanti dei centri e il quotidiano lavoro di coordinamento che sto portando avanti. Abbiamo ancora margine di manovra, in questa legislatura, per dare a queste realtà gli strumenti migliori per essere subito più efficienti sul territorio. Adesso non perdiamo tempo perché la cronaca, purtroppo, corre veloce e la politica deve usare ogni strumento per tenere il passo”. Così il Consigliere regionale di Forza Italia Sara Marcozzi.

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