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Cosa accadrà dal primo gennaio 2024, quando verrà meno il Reddito di cittadinanza? Per rispondere a questa domanda l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Pescara ha organizzato due giornate informative, oggi e domani all’Aurum, in modo da spiegare dettagliatamente come accedere alle due misure di sostegno al reddito – una alternativa all’altra – promosse dal governo: a) l’Assegno di inclusione (Adi), destinato per 18 mesi (rinnovabili) a chi si trova in determinate condizioni di fragilità; b)  il Supporto formazione lavoro (Sfl), destinato per 12 mesi a chi ha tra 18 e 59 anni ed è occupabile. Agli incontri sono stati invitati tutti gli interessati, a partire dai cittadini che hanno partecipato ai Progetti di utilità collettiva (Puc) del Comune e che hanno garantito, e potranno continuare a svolgere, una serie di servizi tra cui quelli dei Nonni vigile, Pedibus, Assistenza sugli scuolabus, Squadre anti-degrado e altri ancora.

Tutte le novità sono state illustrate dal sindaco Carlo Masci, dal vice sindaco Adelchi Sulpizio, dal dirigente Marco Molisani e dalla responsabile servizio Programmazione delle Politiche sociali Roberta Pellegrino con Luca Bucciarelli, funzionario del Centro per l’impiego della provincia di Pescara.
<Vi ringraziamo per il servizio che avete svolto>, ha detto Masci annunciando che <il Comune continuerà a garantirvi delle opportunità e a stare al vostro fianco, in primo luogo con l’attivazione di uno sportello di Segretariato sociale>. Lo sportello sarà aperto già da giovedì, 21 dicembre, per garantire informazioni e supporto ai cittadini che intendono presentare all’Inps domanda per l’Assegno di inclusione (è possibile da ieri, 18 dicembre), ma per farlo hanno bisogno dell’attestazione delle condizioni di svantaggio previste dal decreto del ministero del Lavoro del 13 dicembre (art. 3, commi 5 e 6). Lo sportello sarà attivo tre giorni a settimana, al primo piano del Palazzo ex Inps di piazza Italia (Lunedì: ore 9 – 13; Martedì: ore 9 – 13 e 15 – 17; Giovedì: ore 9 – 13).

<Siamo stati uno dei primi Comuni ad attivarci – ha commentato Sulpizio – perché riteniamo sia necessario darvi delle informazioni in questa fase. Con la fine dell’Rdc si chiude un percorso e noi siamo orgogliosi si essere stati il Comune che ha usato al massimo i precettori del RdC per svolgere i Progetti di utilità collettiva, che rappresentano una chance per chi vuole rendersi utile, per l’appunto. Abbiamo usufruito dell’attività di 300 persone (inserite nei Puc), quasi quante un’azienda che ogni giorno eroga servizi. Con queste giornate vi ringraziamo e vi assicuriamo le informazioni di cui avete bisogno>.

<Da giovedì  – ha aggiunto Molisani – saremo in grado di fornire la (nuova) modulistica per chiedere l’Assegno di inclusione ai soggetti che rientrano nelle categorie di svantaggio> (ad esempio vittime di violenza o di tratta e senza fissa dimora in carico ai servizi sociali, o portatori di specifiche fragilità sociali inseriti in strutture di accoglienza o in programmi di emergenza alloggiativa in carico ai servizi sociali). Sempre il dirigente ha sottolineato <l’impegno e lo spirito di servizio dei Puc>, ringraziandoli.

I requisiti (reddito, cittadinanza e altro) previsti per chiedere l’Adi sono stati illustrati dettagliatamente da Roberta Pellegrino che ha sottolineato poi l’importanza dei Puc perché <consentono di riprendere le relazioni sociali e di sviluppare competenze trasversali. Sono progetti utili non solo per la collettività ma anche per chi partecipa. E saranno accessibili anche ai percettori del Supporto formazione lavoro. Se poi qualcuno non dovesse avere i requisiti per percepire né l’Adi né il Sfl, può chiedere al Comune di accedere al Pronto intervento sociale (il reddito Isee deve essere inferiore a 8.000 euro), che è stato incrementato di 180mila euro e che garantisce, ad esempio, il pagamento delle bollette>.
<Dal mese di settembre le domande già presentate di Sfl sono state tra 200 e 250, in provincia di Pescara, e ora si prevede un aumento degli utenti tra il 10 e il 20%. Per percepire il Sfl (350 euro mensili per chi ha un reddito Isee inferiore a 6.000 euro) bisogna dimostrare di svolgere una misura di politica attiva del lavoro>, ha chiarito Bucciarelli. E quindi bisogna essere protagonisti di un percorso <che siano i Puc oppure la formazione, il servizio civile, l’attività di orientamento o l’autoimpiego. I Centri per l’impiego, dal canto loro, danno la possibilità di seguire percorsi qualificati per essere formati (con il programma Gol), – ha proseguito.Un aspetto importante evidenziato da Bucciarelli è legato agli <sgravi che saranno assicurati a chi assume un percettore del Sfl>.

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