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Nei giorni scorsi la Città di Montesilvano era stata colpita da una raffica di
furti, soprattutto ai danni di esercizi commerciali, quali bar, tabaccherie,
pasticcerie, ristoranti, negozi di abbigliamento, compreso due parrucchieri. Dai dati
raccolti, i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano hanno evidenziato subito un
denominatore comune nelle modalità di esecuzione dei furti: vetrine spaccate con
medesime modalità, con l’obiettivo di forzare il registratore di cassa nel quale trovare
somme di denaro, talvolta anche esegue. Ma più che i furti in se, il vero problema
sono stati i danni prodotti agli esercizi commerciali colpiti, come appunto la rottura
delle vetrine, del registratore di cassa ed altro.
Durante questo weekend, fanno sapere i Carabinieri, dopo aver compiuto un
preciso studio sugli obiettivi visitati e dopo aver esaminato vari elementi emersi dai
sopralluoghi eseguiti, sono stati intensificati i controlli a tutto tondo con impiego di
varie pattuglie riuscendo quindi nell’intento di identificare i presunti autori dei
predetti furti con spaccata.
Alle ore 02,00 di questa notte, infatti, attraverso un’azione sinergica che ha
visto impegnate le pattuglie della Radiomobile di Montesilvano e della locale
Stazione, nonché quella della Radiomobile di Pescara, a seguito di una importante
segnalazione pervenuta da una cittadina, il dispositivo predetto è riuscito a bloccare
due giovani pregiudicati del luogo con ancora parte del bottino. L’obiettivo questa
volta un negozio di abbigliamento posto su Corso Umberto I che era stato già visitato
nei giorni scorsi.
I due, anche in questo caso avevano sfondato la vetrina, con l’obiettivo di
impossessarsi dell’incasso, ma grazie al tempestivo intervento dei militi non
riuscivano nell’intento.
Su disposizione del P.M. di turno, i due arrestati questa mattina sono stati
condotti dinanzi al Tribunale di Pescara che, dopo la convalida degli arresti, ha
disposto la custodia cautelare in carcere.
Le indagini dei Carabinieri ora mirano ad incrociare i dati raccolti durante i
sopralluoghi effettuati nei giorni scorsi, dove in qualche caso erano state esaltate
anche delle impronte digitali ed acquisiti dei filmati dai sistemi di video sorveglianza

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