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Maniero, Pescara

Pescara, una “rimpatriata” con gli ex senza abbracci.  Pescara – Catania ha un valore molto importante per i padroni di casa. Dopo la chiusura dell’anno solare 2014 molto positiva, con inizio anno 2015 i biancazzurri sono ripiombati nelle amnesie che avevano caratterizzato la prima parte della stagione agonistica.

Un solo acuto, in Sicilia contro il Trapani, e poi sconfitte o pareggi connotati anche da brutte prestazioni. La panchina di Baroni, al di là delle dichiarazioni di rito, non è più salda e contro il Catania il tecnico fiorentino si gioca molto. Forse addirittura tutto. Il probabile successore in caso di debacle? Massimo Oddo. Ma è un ragionamento da fare a match clou di serie B archiviato, semmai.

Il Pescara avrà di fronte una nutrita pattuglia di ex, ma baci ed abbracci difficilmente si vedranno all’Adriatico. Dei tanti ex (Delli Carri, Calaiò, Del Prete, Mazzotta, Schiavi e Maniero) nessuno si è lasciato troppo bene con la piazza. Tre in particolare: il d.s. Delli Carri, mai amato nemmeno quando è stato calciatore del Delfino, Emanuele Calaiò e Riccardo Maniero, i cui addii sono stati percepiti come “tradimenti”.  L’ultima vicenda, quella di Maniero, è stata ben poco chiara con scarichi di responsabilità e accuse più o meno velate tra club e calciatore. L’epilogo? Quello che era un idolo è diventato un mercenario per l’opinione pubblica pescarese. E non riceverà applausi sonori.

La cessione di Maniero, oltre che per questioni ambientali, è stata deleteria anche per questioni tecniche: se si eccettua la già citata vittoria di Trapani, senza l’ex capitano il Pescara ha smarrito le certezze faticosamente acquisite e anche Melchiorri, che con l’attuale numero 7 Catanese costituiva la coppia d’oro nota a Pescara come “M2”, sembra involuto.

Serve dunque una vittoria per scacciare le streghe e per invertire un trend casalingo pessimo. Per avere la meglio sulla squadra regina del mercato invernale, Marco Baroni apporterà qualche piccolo accorgimento al suo 4-4-2: esterni più stretti e squadra più compatta per poter contenere la manovra etnea per poi ripartire con efficacia. Non saranno certamente del match Bruno, Pesoli , Grillo e Lazzari ma l’allarme dell’ultim’ora è costituito dalle condizioni di Michele Fornasier: il suo forfait è infatti molto probabile. Il croato Dario Zuparic, accantonato nelle ultime settimane, sarà il suo sostituto mentre in mediana verrà rilanciato il classe 1996 Ransford Selasi, l’unico centrocampista in grado di assicurare equilibrio ad una formazione che troppo spesso perde le misure. E in avanti? Il nodo del partner di Melchiorri verrà sciolto solo in extremis. Con Caprari che sembra fuori dai giochi, il ballottaggio è tra Pasquato, Pettinari e Sansovini. Con lo storico capitano, nominato a Pescara “Il Sindaco”, che scalpita ed aspira a siglare il primo gol dal suo ritorno in biancazzurro.

Qui Catania (a cura di Laurà Spano, Direttore de “Lo Sportivo”). Quello che si presenterà domenica all’Adriatico a Pescara, sarà un Catania con tanta voglia di vincere dopo il pari contro il Crotone.

Sarà anche un sfida con un ex d’eccezione Riccardo Maniero. Per i ragazzi di Marcolin rappresenta una sfida importante. Fino ad oggi infatti la squadra siciliana in trasferta non è mai riuscita a vincere. Quindi all’Adriatico si arriva con un unico obiettivo: Vincere! La sfida di domenica arriva dopo una settimana di polemiche successiva proprio all’incontro con il Crotone, finito in parità 1 -1. Clima di polemiche alimentato non solo dal pari ma anche dal discutibile arbitraggio di Sacchi. Dopo la conferenza stampa infuocata di Cosentino, la sua inibizione fino al 30 aprile, la società etnea aveva proclamato il silenzio stampa, interrotto solo giovedì pomeriggio prima della seduta d’allenamento pomeridiano da Alessandro Rosina il quale ha ribadito come nella squadra ci sia tanta – voglia di migliorare e di fare bene in trasferta – . “Cercheremo di affrontare al meglio la sfida di Pescara. Noi siamo in un buon momento. Con l’arrivo di Marcolin abbiamo cambiato modulo – ha detto Rosina – e c’è tanta predisposizione da parte dei nuovi: io credo che stiamo facendo bene. Siamo pronti per Pescara e guardo alla partita contro i biancocelesti, consapevole di avere una squadra caparbia e tosta. Siamo capaci di scalare la classifica”.

Mister Marcolin ha tutta la rosa a disposizione, ora serve arrivare in terra d’Abruzzo con lo spirito e l’atteggiamento mentale giusto da mettere in campo. Rispetto alle due ultime gare non dovrebbero esserci sconvolgimenti. Non è escluso dunque che all’Adriatico, Mister Marcolin confermi gli undici che hanno battuto Perugia e pareggiato contro il Crotone. Questa potrebbe essere la probabile formazione (4-3-1-2) con: Gillet; Belmonte, Schiavi, Ceccarelli, Mazzotta; Coppola, Rinaudo, Sciaudone; Rosina, Calaiò, Maniero.

Pescara – Catania sarà diretta da Luca Pairetto della sezione di Nichelino. Con lui gli assistenti Luca Segna (Schio) ed Alessandro Marinelli (Jesi). Quarto ufficiale il signor Vincenzo Ripa, della sezione di Nocera Inferiore. Osservatore arbitrale: Andrea Rosario Carlucci (Molfetta).