CONDIVIDI

“Il capoluogo adriatico non perderà alcun contributo per aver rinviato al 2027 la costituzione della nuova città di Pescara, dunque non stiamo perdendo 30milioni di euro, piuttosto lo Stato ci assegnerà 150milioni di euro spalmati su 15 anni a partire dal 2027, oltre ai 5milioni di euro previsti in via straordinaria per il 2023 dal Decreto legge del 21 marzo 2022, emendamento D’Alfonso. Ora, capisco che la campagna elettorale incombe, ma la matematica, scienza esatta, non ammette scivoloni di tale portata da parte di un candidato alla carica di sindaco del Pd come Carlo Costantini. Quel rinvio normativo è stato frutto di una legge evidentemente nata male il 24 agosto 2018, mai partita, che ha risentito anche dell’emergenza pandemica che per due anni ha impegnato l’intero Paese, e dunque anche Pescara, Montesilvano e Spoltore, su emergenze ben più gravose. Ormai il processo sta svolgendo il proprio iter e il centrodestra pescarese porterà la nave in porto fra tre anni, come previsto”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri in riferimento alle affermazioni del candidato sindaco Costantini sulla presunta perdita dei fondi statali, 30milioni di euro, a causa del rinvio del processo di fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore.

“La nuova città di Pescara si farà, ma con i miei atti concreti, che ci hanno fin qui permesso di superare gli errori precedenti di una legge frettolosa, raffazzonata, che neanche il centrosinistra, che pure l’aveva costruita ed elaborata, a partire dal referendum, voleva – ha detto il Presidente Sospiri – perché di fatto stava imponendo una fusione a freddo fra i tre Comuni. Con la legge di rinvio abbiamo invece stabilito regole chiare, fissando gli step progressivi che dovranno condurci prima alla fusione dei servizi dei tre territori, processo necessariamente propedeutico per unire tre città che portano con sé ciascuno la propria storia e le proprie esigenze, inevitabilmente diverse. Una fusione che non dovrà essere una incorporazione, ma un’unione che garantisca parità di diritti e doveri ai tre territori. Veniamo poi ai fondi: cominciamo col dire che quella di Costantini è una boutade, perché la nuova città di Pescara non perderà alcun contributo straordinario, men che meno 30milioni di euro. Piuttosto l’articolo 15 del Testo Unico degli Enti locali prevede al comma 3 che ‘Al fine di favorire la fusione dei comuni, oltre ai contributi della regione, lo Stato eroga, per i dieci anni decorrenti dalla fusione stessa, appositi contributi straordinaricommisurati ad una quota dei trasferimenti spettanti ai singoli comuni che si fondono’, e la norma è stata ulteriormente migliorata con il comma 3 bis, Decreto legge dello scorso 22 aprile 2023, stabilendo che ‘a decorrere dal 1° gennaio 2014, i contributi straordinari sono erogati per ulteriori cinque anni’. Questo significa che Pescara riceverà ogni anno il contributo straordinario per 15 anni a partire dal 2027, ossia sino al 2042. Contributi che, secondo una stima, ammontano a circa 10milioni di euro l’anno, ovvero 150milioni di euro per 15 anni. Infatti l’articolo 20 del decreto legge 95 del 2020 prevede che ‘A decorrere dall’anno 2024 il contributo straordinario a favore degli enti è commisurato al 60 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti per l’anno 2010, nel limite degli stanziamenti finanziari previsti e comunque in misura non superiore a 10 milioni di euro in caso di enti non derivanti da incorporazioni con popolazione complessivamente superiore a 100.000 abitanti’. E il decreto stabilisce, appunto, che il contributo è attribuito dall’anno della fusione, per le fusioni decorrenti entro il mese di gennaio. Pare quantomeno strano e anomalo che il candidato Costantini ignori tale disposizione normativa migliorativa che, contrariamente a quanto lui afferma, garantirà a Pescara, Montesilvano e Spoltore una dotazione finanziaria strategica. Ma non basta: l’articolo. 31-quater, comma 2, (Contributo straordinario per le fusioni di comuni) del decreto legge 21 marzo 2022, numero 21, assegna in via straordinaria ai comuni con popolazione complessivamente superiore a 100.000 abitanti per i quali risulti in corso, nel periodo di vigenza dello stato di emergenza Covid (dal 31 gennaio 2020 al 31 marzo 2022), un procedimento di fusione, un contributo di 5 milioni di euro per l’anno 2023 da ripartire in proporzione alla popolazione. Pare dunque evidente – ha affermato il Presidente Sospiri – che, ferma restando la disponibilità finanziaria che verrà riconosciuta alla nascente nuova città di Pescara, per garantire la fusione servissero non le chiacchiere di qualcuno, ma procedure concrete che ho avviato e che porterò a termine come previsto dalla legge”

CONDIVIDI