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Venticinque panchine sono state tinteggiate di colore rosso in vari parchi cittadini. Il 25 novembre non è e non può essere infatti solo la data di un giorno dedicato al ricordo delle tante vittime di femminicidio, agli appelli e ai pubblici dibattiti intorno a un fenomeno che in Italia è divenuto un autentico flagello. Sono i numeri agghiaccianti, quelli che in queste circostanze vengono snocciolati, a descrivere l’importanza di una più ampia presa di coscienza sulla necessità di definire azioni più efficaci e condivise che possano essere utili ad arginare questa striscia inarrestabile di morti e di violenze. <Inevitabile il riferimento alla tragica vicenda di Giulia Cecchettin – ha detto l’assessore ai Parchi, Gianni Santilli– ciò che credo oggi vada soprattutto fatto è coinvolgere le nuove generazioni con progetti educativi già dalle aule scolastiche, mettendo a disposizione strumenti culturali diffusi e misure necessarie alla prevenzione. Come Comune di Pescara, stiamo portando avanti un lavoro importante che sono certo darà dei buoni frutti a beneficio delle donne che subiscono violenza ma anche di tanti uomini che comprendono l’importanza dell’aiuto> L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ogni anno, in occasione della  “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” invita i governi, le organizzazioni internazionali, le Ong, le associazioni e gli enti territoriali a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica.  Condividendo questo appello e interpretando la sensibilità dell’intera Amministrazione comunale verso un argomento così importante e fondamentale del vivere civile, l’Assessore ai Parchi e al Verde Pubblico Gianni Santilli ha disposto di tinteggiare venticinque panchine di colore rosso in vari parchi cittadini, al fine di richiamare e sensibilizzare l’attenzione della cittadinanza sulla questione della violenza di genere e contro le donne. 


<La piena consapevolezza sullo stato delle relazioni di genere, in casa e non, e sulla condizione della nostra società – ha aggiunto Santilli  – passano attraverso la riflessione profonda. Le panchine rosse che abbiamo tinteggiato devono rappresentare una sorta di “campanello” per tutte le coscienze, un monito a non essere superficiali e possibilmente ad aiutare chi soffre. Io ho creduto in questa iniziativa e invito anche a sedersi su queste panchine per pensare – appunto – a quale possa essere il nostro contributo individuale di civiltà>

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