Il Comando Provinciale di Chieti, nell’ambito di una specifica attività di polizia economico-finanziaria, ha sequestrato quattro discariche abusive, insistenti nei Comuni di Chieti, Bucchianico, Casacanditella e Ripa Teatina – di complessivi 41.000 mq, destinate all’attività agricola, ma che venivano usate per accumulare indiscriminatamente rifiuti di ogni genere, tra cui quelli tossici e pericolosi, compromettendo l’ecosistema circostante.
I Finanzieri del Gruppo di Chieti, coordinati dal Ten. Col. Vito Casarella, hanno avviato su tutto il territorio provinciale un’analisi di rischio allo scopo di individuare potenziali evasori che, per la tipologia di attività commerciale svolta, avessero potuto sfruttare la presenza di terreni contigui per smaltire i rifiuti di produzione, così celando il flusso documentale afferente alle operazioni obbligatorie previste per la gestione dei predetti scarti di lavorazione.
L’attività ispettiva è stata eseguita con il determinante supporto del Reparto Aeronavale di Pescara che ha effettuato ricognizioni aeree del territorio, finalizzate alla mappatura delle zone di intervento, consentendo di accertare come le attività commerciali segnalate fossero adiacenti alle discariche abusive.
In particolare, sono stati rinvenuti inerti provenienti da attività di costruzione e demolizione (due responsabili, infatti, sono professionisti del settore edile), pneumatici, motori, macchinari in avaria, rottami ferrosi e autovetture (quattro responsabili sono titolari di esercizi di rivendita di veicoli ed attrezzature agricole).
Gli elementi investigativi raccolti hanno permesso di segnalare, in totale, otto soggetti – sei italiani e 2 albanesi – alla Procura della Repubblica di Chieti per le violazioni inerenti all’“Invasione di terreni o edifici“, al “Deturpamento e imbrattamento di cose altrui” nonché all’”Attività di gestione di rifiuti non autorizzata”.
L’attività delle Fiamme Gialle teatine, a seguito delle risultanze emerse, è orientata, ora, a constatare eventuali violazioni di natura tributaria conseguenti all’illecito esercizio delle discariche in argomento nonché a rilevare cointeressenze di organizzazioni criminali nella gestione dei materiali ferrosi, finalizzate all’evasione delle imposte dirette e/o I.V.A..
Il Comandante Provinciale – Col. Michele Iadarola – sottolinea come l’intervento, nell’ambito della più generale strategia del Corpo volta a monitorare e contrastare tutte le forme di illeciti di natura economico-finanziaria, ha permesso non solo di scoprire l’indebito abbandono ed il relativo accumulo di rifiuti di ogni genere, ma anche di avviare mirati approfondimenti volti a disvelare quei fenomeni orientati alla riduzione illegale dei costi di “struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri.