CONDIVIDI

Uno sportello per aiutare i cittadini, laboratori per favorire la socializzazione e accompagnare i giovani nello studio della musica, e poi gli incontri, direttamente in strada, con le fasce più deboli della popolazione per offrire un supporto. Sono alcune delle iniziative già intraprese e da intraprendere a Zanni nell’ambito del progetto “Io sto con Zanni”, nato all’interno del Programma per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie finanziato al Comune di Pescara dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La realizzazione è stata affidata dal Comune, attraverso un bando, a Legacoop Marche con Legacoop Abruzzo e la società Cooperativa on the Road.

La prima fase, spiegano il sindaco Carlo Masci, il vice sindaco Adelchi Sulpizio e il referente di On the Road Massimo Ippoliti, si è snodata nello studio di ciò che esiste in questa porzione periferica della città che si è molto sviluppata dal punto di vista demografico negli anni 80 anche a seguito di interventi di edilizia popolare e cooperativa e che ora appare chiusa in se stessa. A questo scopo, anche per superare la diffidenza nei confronti delle istituzioni, si sono susseguiti gli incontri con i portatori di interesse, dalla parrocchia alla Caritas passando per le associazioni (Movimentazioni, Murap Festival, Novissi, Laad, Codici e Centro di cultura Islamica), per attivare una rete di collaborazione. E sono stati promossi anche gli incontri direttamente con i cittadini che risiedono in questa zona, caratterizzata dalla presenza di molti anziani, spesso soli, e dove si avverte forte la presenza di fenomeni di marginalizzazione e dipendenze, a partire dall’abuso di droghe. La problematicità dell’area è legata anche alla scarsa presenza di giovani. 

Tra le prime azioni intraprese c’è l’apertura di uno sportello multifunzionale nel centro sociale Alessandrini di via Tripoti 44/1, cuore del quartiere (il giovedì, venerdì e sabato, dalle 10 alle 13), dove i cittadini ottengono un aiuto concreto, ad esempio per il disbrigo di pratiche burocratiche, e vengono indirizzati ai percorsi utili per cercare un lavoro. Per chi vive in condizioni di vulnerabilità (ad esempio tossicodipendenti e senza dimora) è operativa anche una unità di strada, nelle ore serali, mentre nella fascia pomeridiana gli operatori si occupano della sensibilizzazione dei giovani. Uno dei primi laboratori è stato quello per la lavorazione della ceramica, mentre un altro ciclo di incontri ha portato alla creazione del logo rappresentativo del quartiere “Io sto con Zanni”.

In queste settimane sono aperte le iscrizioni per i prossimi laboratori: per i più giovani si svolgerà quello sull’utilizzo dei social per combattere le dipendenze tecnologiche, per gli adulti e gli anziani quello di alfabetizzazione digitale di base (per imparare ad usare e-mail, social e app come quelle di Inps e Poste). Per gli alunni della Scuola Piano T Zanni, poi, è in corso un laboratorio di orchestra musicale con il metodo Abreu che vede protagonista la scuola professionale Rossini di Roseto e il maestro Manfredo Di Crescenzo con la musicoterapeuta Chiara Di Martino. Altre attività sono programmate in strada per la prossima estate per affrontare i temi della prostituzione, delle dipendenze, della marginalità e dei senza dimora. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0852909286, email c.iannello@ontheroad.coop, Whatsapp 3471525400.

Io sto con Zanni vuol dire che il Comune sta con i quartieri periferici non solo per migliorare le strutture pubbliche e le infrastrutture ma anche per migliorare la qualità della vita dei giovani e dei meno giovani“, spiega il sindaco Carlo Masci. “Lavoriamo sulla socialità, sullo stare insieme, sul vivere in comunità, e lo facciamo insieme alle associazioni che operano al nostro fianco. Solo così possiamo far uscire dal degrado quartieri che sono stati a lungo lasciati indietro“.

Per il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali e Recupero Aree Degradate Adelchi Sulpizioquesto è l’ennesimo progetto che ci vede protagonisti nelle periferie dove entriamo e coinvolgiamo i residenti fornendo un aiuto concreto e una serie di attività ricreative e di inclusione sociale. Si riduce la distanza tra Comune e cittadini e siamo contenti di esserci“.

Per il referente della cooperativa sociale On the road, Massimo Ippoliti, “il grande senso di questo progetto è di intervenire sulla grave marginalità, sulle condizioni difficili e disperate, e di ricreare una colla sociale nel quartiere. Il nostro è un lavoro multiprogettuale, tra lo sportello e i corsi rivolti a giovani e anziani, per far sì che il quartiere abbia una sponda sociale. Lo abbiamo già fatto a Villa del Fuoco, con le stesse misure, e abbiamo ottenuto grandi risultati“.

CONDIVIDI