“Due anni fa con il Presidente Marsilio abbiamo fatto una promessa, quella di cancellare il degrado sociale ed edilizio degli alloggi popolari di via Rigopiano, in pieno centro a Pescara. Oggi stiamo mantenendo quell’impegno restituendo ai cittadini edifici completamente riqualificati, con il rifacimento delle facciate, degli infissi esterni e interni, delle caldaie, degli impianti e la realizzazione dell’efficientamento energetico con il cappotto termico dei fabbricati, 2milioni 700mila euro di investimenti con fondi regionali e del Bonus 110. Ora saranno gli studenti del Dipartimento di Architettura dell’Università ‘d’Annunzio’ di Pescara e elaborare entro poche settimane il progetto di riqualificazione delle aree esterne e di abbattimento delle barriere architettoniche, secondo investimento da 3milioni di euro fondi FSC”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri nel corso della conferenza stampa convocata per presentare ‘Un Laboratorio Urbano per via Rigopiano a Pescara’ con il sopralluogo in cantiere per i lavori del primo lotto, alla presenza del Presidente dell’Ater Mario Lattanzio, l’assessore alle Politiche abitative Isabella Del Trecco, il consigliere comunale Alessio Di Pasquale, i componenti del Consiglio d’Amministrazione dell’Ater di Pescara Federica Camplone e Agostino Castagna, il Direttore dell’Ater Gianni D’Addazio e il professor Alberto Ulisse del Dipartimento di Architettura dell’Università ‘d’Annunzio’ Chieti-Pescara.
“Il cantiere che sta rivoluzionando i 5 stabili Ater di via Rigopiano sono la dimostrazione concreta e il segno tangibile della presenza delle Istituzioni – ha sottolineato il Presidente Sospiri – dopo anni di degrado e grandi criticità puntualmente segnalati dai residenti, decine di famiglie perbene che abitano in questi fabbricati. La prima palazzina è già pronta ed entro dicembre 2023 avremo completato il primo blocco di interventi per 2milioni 700mila euro di investimenti, un fondo cui si aggiungono altri 400mila euro che ci permetteranno anche di rendere di nuovo agibili 19 alloggi Ater chiusi che poi verranno riassegnati agli aventi diritto in graduatoria. Via Rigopiano è la testimonianza che fare dell’edilizia residenziale pubblica efficiente e bella è possibile ed è importante la collaborazione stretta con la Facoltà di Architettura perché dai ragazzi, dai futuri professionisti arrivano idee innovative, ragazzi che stanno facendo palestra su un progetto utile e reale, cimentandosi con un vero cantiere dove vedranno realizzati i propri progetti”. “A partire dalle idee degli studenti si avvierà, nelle prossime settimane, – ha precisato il Presidente Lattanzio – un processo progettuale di verifica e affinamento dei temi proposti e la stesura di elaborati di dettaglio per la definizione di un ventaglio di progetti di fattibilità tecnica ed economica, che vedrà studenti e docenti in un tavolo di lavoro insieme con i responsabili e i referenti dell’area tecnica dell’ATER di Pescara. Questa attività è inserita all’interno di una “Convenzione scientifica e di ricerca” che l’ATER di Pescara ha firmato qualche giorno fa con il Dipartimento di Architettura per lo studio di Via Rigopiano, finalizzata in particolare all’esplorazione di idee progettuali e alla definizione di soluzioni possibili e di linee guida a partire dalla necessità di riqualificazione architettonica degli edifici per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per la progettazione urbana degli spazi pubblici ‘tra le case’, con l’inserimento di aree attrezzate e piccoli servizi per i residenti dei quartieri di Edilizia Economica e Popolare di Via Rigopiano a Pescara. Il ringraziamento va a tutto lo staff tecnico dell’Ater, al Direttore D’Addazio, ricordando che attualmente l’Ater di Pescara, che conta un patrimonio complessivo di 5.650 alloggi tra Pescara e la sua provincia, ha effettuato lavori per più di 70milioni di euro, attingendo anche ai fondi del PNRR”. “Il Dipartimento di Architettura ringrazia la Regione, l’Ater e il Comune di Pescara che hanno creduto nelle potenzialità di questa sinergia – ha detto il professor Alberto Ulisse – che sta permettendo ai nostri studenti di uscire dalle aule e di mettere in pratica il proprio patrimonio di conoscenza e di studio. Abbiamo iniziato lo scorso settembre con un primo workshop in cui abbiamo chiesto ai ragazzi di predisporre un progetto per l’abbattimento delle barriere architettoniche e la riqualificazione degli spazi esterni di via Rigopiano, quindi abbiamo selezionato 6 progetti di fattibilità tra quelli presentati e oggi stiamo lavorando su quelle 6 proposte che dovranno confluire in un unico progetto finale. Per i nostri studenti si tratta veramente di fare palestra”. “Nel frattempo – ha aggiunto l’assessore Del Trecco – parallelamente ai lavori di riqualificazione, con gli uffici comunali abbiamo effettuato un controllo a tappeto su tutti gli inquilini di via Rigopiano per verificarne la posizione economica e soprattutto il possesso dei requisiti per occupare gli alloggi, sono emerse alcune irregolarità sopravvenute rispetto ai tempi di assegnazione e ovviamente sono scattate le decadenze, al fine di garantire non solo la riqualificazione strutturale, ma anche quella sociale del quartiere”.