CONDIVIDI

Se c’è un inferno a Pescara è questo. Con queste parole un cittadino mi ha descritto la realtà che vede ogni giorno in Via lago di Capestrano, precisamente al civico 15 delle Case Ater di proprietà della Regione Abruzzo. Una situazione sfuggita di mano a tutti, in cui il consumo e lo spaccio di droga fanno da padroni. Purtroppo i pochi cittadini onesti che abitano ancora in questo palazzo, e negli edifici limitrofi, sono costretti a vivere tutti i giorni una quotidianità che gli altri pescaresi neanche immaginano: tossici in fila sulle scale, che poi consumano le sostanze acquistate sui pianerottoli e nella soffitta del palazzo; ragazzi giovani accasciati per terra in preda agli effetti delle droghe, che rendono impossibile il passaggio sulle scale per uscire ed entrare da casa;  sporcizia e degrado ovunque. Nel sottotetto del palazzo si è creata una sorta di discarica di materiale di risulta, oltre che il covo ideale per spacciatori e tossici. Non è accettabile che nel 2023 un cittadino pescarese, che lavora, paga le tasse e magari ha dei figli adolescenti, viva questa situazione. Ed è ancora più inaccettabile se nell’affrontare questa terribile quotidianità si sente lasciato solo proprio dalle istituzioni che dovrebbero proteggerlo e garantirgli un futuro. Io sono venuto a verificare con i miei occhi quanto mi è stato denunciato e mi si è spezzato il cuore nel vedere una simile realtà nella mia città” ad affermarlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, che questa mattina ha accesso i riflettori sullo spaccato di degrado in questa nuova piazza di spaccio, che ha incrementato i sui affari a seguito dell’abbattimento del Ferro di Cavallo, sempre nel quartiere Rancitelli di Pescara.

“Non bisogna abbandonare queste periferie! Io svolgo tantissimi sopralluoghi rispondendo alle richieste di centinaia di cittadini che sono esasperati. Anche nei palazzi dove non si vive strettamente il problema legato allo spaccio, comunque si deve fare i conti con una sporcizia dilagante. Non ci sono cassonetti, non c’è raccolta differenziata e troppi incivili usano le periferie come una pattumiera.

Ora è importante che si prendano subito provvedimenti!

Prima di tutto bisogna garantire la sicurezza, quindi andrebbero attivate delle postazioni di Polizia fisse per 24 ore al giorno con agenti che, anche a piedi, monitorino il perimetro degli edifici. E’ un’operazione indispensabile che può essere garantita solo attivando l’operazione Strade Sicure. Per farlo il centrodestra locale deve chiedere al ministero competente di inserire Pescara nell’operazione. Avere agenti costantemente sul territorio è fondamentale. Noi ringraziamo le Forze dell’ordine per l’enorme lavoro che svolgono ogni giorno ma i blitz saltuari servono fino a un certo punto e non risolvono realmente il problema.

Comune e Ater, poi, devono immediatamente attivarsi per avviare un censimento nelle case popolari e verificare chi ha i requisiti. Le persone che non li possiedono più, secondo la legge regionale 96/96, devono essere sfrattati e le case destinate immediatamente ai cittadini onesti che sono in graduatoria in attesa di un alloggio.

L’effetto discarica si elimina con il controllo. I luoghi che sono oggetto di abbandono illegale di rifiuti devono essere monitorati. Bisognerebbe inserire delle foto-trappole nei pressi dei cassonetti e dare la possibilità ai cittadini di fare la raccolta differenziata. Installare dei cestini a ogni angolo di strada e ricordare, anche attraverso segnaletica, in quali sanzioni si incorre per l’abbandono dei rifiuti.

Il degrado sociale va combattuto attraverso i servizi. Inserire nel quartiere un parco per poi abbandonarlo significa solo offrire nuove postazioni a tossici e spacciatori. Bisogna garantire i servizi e attivare spazi attrezzati, gestiti da associazioni che inneschino un servizio di recupero e controllo. Attuare tutti gli incentivi possibili per l’apertura di attività commerciali che diano nuova linfa al tessuto economico e sociale.  Il quartiere deve tornare a vivere all’insegna della legalità.

Offrire servizi sportivi, ricreativi, artistici e di doposcuola, affidandoli ad associazioni e volontari che sono esperti nella gestione di situazioni al limite può offrire un’importante aiuto ai tanti ragazzi adolescenti che crescono in queste periferie difficili. Non possiamo abbandonare i nostri giovani, sono loro che scriveranno il futuro, e devono tornare ad avere fiducia nelle istituzioni. La politica ha fallito nella gestione delle periferie, quindi ora bisogna cambiare rotta e offrire ai cittadini la possibilità di dare il proprio tempo e le loro competenze a servizio della comunità.

Purtroppo il centrodestra ha provato a vendere l’abbattimento del Ferro di cavallo come la soluzione a tutti i mali. La storia però ha dimostrato, come ho più volte anticipato, che si è trattato solo di un’operazione spot che non ha risolto nulla, anzi ha forse frammentato il problema rendendo ancora meno gestibile. Ora bisogna correre ai ripari” conclude Pettinari.

CONDIVIDI