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Ordinanza contingibile e urgente da parte del sindaco Diego Ferrara che interdice all’uso alcuni edifici ubicati su via Arenazze, al fine del ripristino delle condizioni di sicurezza sul tratto di strada interessato dal cedimento del 14 ottobre scorso. I civici a cui si riferisce l’atto sono il 73, 89 e 91, che resteranno interdetti fino alla fine dei lavori che saranno consegnati oggi stesso con la procedura di somma urgenza alla ditta che li effettuerà.

Nel link l’ordinanza pubblicata sul sito comunale: https://ww2.gazzettaamministrativa.it/opencms/opencms/_gazzetta_amministrativa/albo_pretorio/_abruzzo/_comuni/_chieti/ordinanze/2023/Pratica_1698223942407/ordinanza_n._148.pdf

“Si tratta di un provvedimento necessario per la messa in sicurezza del fronte franoso, come abbiamo avuto modo di spiegare anche alla popolazione residente in quell’area, i lavori cominceranno oggi stesso e, una volta finiti, le famiglie interessate potranno tornare nelle proprie case – spiegano il sindaco Diego Ferrara e l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Rispoli – . Stando ai rilievi fatti dal nostro ufficio tecnico di protezione civile, insieme a Vigili del Fuoco, geologi, Genio civile e protezione civile regionale, il fenomeno franoso risulta a valle del civico 73 di Via Arenazze e interessa in particolare un tratto lungo circa 50 metri con un’altezza massima di metri 5 in lenta ma comunque percepibile evoluzione. Interveniamo subito, con una procedura di somma urgenza con varie attività: il decespugliamento e abbattimento alberi divelti, la riprofilatura dell’area oggetto di smottamento e posizionamento di blocchi di sostegno, la realizzazione di un sistema di drenaggio e regimentazione delle acque, questo in modo che il disagio di questi giorni possa essere superato.  Dalle prime fasi di controllo di quel lembo di territorio a fronte della frana, abbiamo potuto rilevare la presenza di una contenuta ma continua fuoriuscita di acqua, che inibisce il terreno ed è concausa dello scivolamento. In questi giorni abbiamo fatto più di un sondaggio con l’Aca, in cerca di eventuali perdite della rete, ma senza arrivare a risultati convincenti. Visto che il flusso ha continuato ad alimentare il movimento franoso, siamo intervenuti con la messa in sicurezza delle abitazioni, inibendone l’uso fino alla definizione dei lavori.  Un atto necessario, al fine di evitare che gli edifici vengano interessati dal distacco di altro materiale. Più in generale questa franosità a scala locale si inserisce all’interno di una vasta zona del territorio comunale interessato storicamente da una franosità a vasta scala e su cui abbiamo attivato diverse iniziative: monitoraggi, lavori di sondaggio, provvedimenti di sgombero di edifici e scuole, studi e interventi di messa in sicurezza.  Il nostro intento è quello di prevenire criticità e problemi il più possibile, in modo da tutelare una parte fragile del territorio cittadino e quanti hanno deciso, negli anni, di collocare lì la propria residenza e attività”.   

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