È già operativa l’app che farà decollare il progetto “Nose Abruzzo” anche a Chieti, attraverso la strumentazione per il rilevamento della qualità dell’aria che l’Arta ha posizionato nell’area esterna della scuola Ortiz, a Chieti Scalo. Un progetto Si tratta di un progetto promosso e finanziato dalla Regione Abruzzo, Assessorato alla Sanità e portato avanti e sviluppato da Arta Abruzzo in sinergia con il Comune. Il Nose attiverà un sistema di allarme e rilevamento sviluppato dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISAC) in collaborazione con ARTA Abruzzo ai fini di attività di ricerca scientifica con finalità operative. Giovedì 26 ottobre alle 16.30 nella sala parrocchiale di Madonna delle Piane l’incontro pubblico per spiegare il progetto e invitare la gente a diventarne subito interprete scaricando l’app che lo rende operativo.
“Renderemo più agevole la vita dei cittadini sul fronte delle segnalazioni, che la comunità ha sempre fatto al Comune ogni volta che ha riscontrato criticità nella propria zona di residenza – così l’assessore all’Ambiente e Transizione ecologica Chiara Zappalorto – . L’app favorisce la velocità della verifica delle criticità e il monitoraggio dei miasmi sarà un altro pezzo che si aggiunge al cammino che stiamo facendo a tutela dell’ambiente e giovedì nella sala parrocchiale di Madonna delle Piane inviteremo i residenti a scaricare l’app e a utilizzarla. Ma il rapporto Comune-Agenzia è operativo su tutto il territorio, come capita in questi giorni per l’area di San Martino, dove ciclicamente si manifestano emissioni che devono essere controllate per definirne natura e cause. Siamo certi che il presidio del territorio sia fondamentale per la vivibilità e che sia l’unica strada percorribile per elevare la qualità della vita dei luoghi”.
“Sono orgoglioso di questo ennesimo risultato positivo che la mia amministrazione in particolare sull’Ambiente rendendo parte e interpreti i cittadini dell’attività di controllo e sulla soluzione dei problemi – così il sindaco Diego Ferrara – . Un’azione concreta che ha più di un riscontro, con il premio Plastic Free, che Chieti è riuscita ad aggiudicarsi grazie all’impegno dell’assessorato all’Ambiente sulla sostenibilità, abbiamo avviato anche una promozione di stili di vita migliori e più consapevoli. Siamo stati i primi a dare corpo alla Transizione ecologica, attraverso una specifica delega e una somma di altre attività operative applicate concretamente al territorio, sia con i tanti progetti del PNRR in cantiere, sia agevolando risparmio energetico e tutela ambientale, intesa anche dal punto di vista del monitoraggio del fenomeno del dissesto idrogeologico. Così onoriamo la seconda missione del PNRR che è la transizione ecologiche, ma anche le esigenze dei cittadini”.
“Nose Abruzzo” sta per “Network for Odour Sensitivity”, è già operativo e attraverso l’innovativa WEB APP, consentirà ai cittadini di segnalare in tempo reale i miasmi avvertiti sul territorio, in modalità anonima e georeferenziata – spiega il direttore tecnico di Arta Massimo Giusti – . Il sistema è sviluppato dal Cnr Isac di Bologna ed è un primo progetto che coinvolge i cittadini nella segnalazione delle criticità ambientali della zona dove viene collocato il rilevatore. L’analisi dei dati sarà effettuata a Teramo dove c’è un centro specializzato, anch’esso finanziato dalla Regione Abruzzo, assessorato alla Sanità. Scaricando l’app che ha un ampio raggio di rilevazione, sarà possibile “tracciare” le masse d’aria caratterizzate dagli odori molesti, il modello, messo a punto dal CNR-ISAC, descriverà attraverso opportune “retrotraiettorie”, il percorso a ritroso compiuto dalle masse d’aria contenenti le specie odorigene, partendo dall’area geolocalizzata identificata dal NOSE come oggetto del miasmo segnalato dai cittadini. Sulla base di un certo numero di segnalazioni il sistema va a campionare per risalire attraverso lo studio da dove parte la criticità e poi attivare i controlli necessari per il territorio” in tempo reale. Attraverso i nostri studi abbiamo individuato dove collocare l’apparato, ma siamo disponibili a fare campionamenti random anche altrove. In questo modo i cittadini parteciperanno al monitoraggio dell’inquinamento della città”.