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La garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza Maria Concetta Falivene ha provveduto a convocare con urgenza il Tavolo per l’affido familiare e tutela dei minori stranieri non accompagnati (Msna) che si riunirà a Pescara il prossimo 26 ottobre. Componenti dell’organismo, che si occupa della promozione dell’affido di tutti i minori, anche quelli stranieri non accompagnati, sono:  il presidente del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Abruzzese, don Antonio De Grandis, il Giudice del Tribunale Interdiocesano di Abruzzo e Molise, avv. Andrea Menna, il componente dell’Osservatorio Giuridico Legislativo- CEAM – Giuseppe Orsini, il presidente del Corso di Laurea in Servizio Sociale dell’Università  degli Studi ‘G. D’Annunzio’  Chieti-Pescara, Roberto Veraldi, la docente di Pedagogia sociale interculturale dell’Università San Raffaele di Roma e direttore scientifico del Corso MSNA, Cinzia Turli, la coordinatrice del Corso di formazione per Tutori dei MNSA, Amelide Francia, la componente per le Adozioni internazionali, Monia Scalera, la presidente nazionale dell’AGE ( Associazione Italiana Genitori ), Claudia Di Pasquale, il presidente dell’Associazione Condividiamo, Francesco Ferruccio oltre ai rappresentanti delle associazioni di famiglie affidatarie. All’ordine del giorno della riunione, la necessità di affrontare un tema di stretta attualità riguardante i minori non accompagnati presenti sul territorio regionale. “Una situazione – ha spiegato Falivene – sempre più delicata e insidiosa che sta registrando in questi giorni numerosi casi critici”. La garante ribadisce “l’importanza dei centri governativi di I e II accoglienza, in attuazione del Decreto legislativo n.142 del 2015, e sottolinea l’urgenza di un intervento legislativo nazionale sul quale – sottolinea – stiamo lavorando con i componenti del Tavolo”. “Non possiamo consentire che un minore non accompagnato venga dimesso, il giorno del compimento del diciottesimo anno di età, dalla struttura in cui era ospitato nonostante una patologia psichiatrica certificata. In questo caso, solo grazie all’opera del tutore volontario, che ha provveduto a garantire una tutela soprattutto affettiva, si è riusciti a reperire una sistemazione adeguata” ha evidenziato Falivene che aggiunge: “Grazie  alle tante segnalazioni dei tutori volontari di questi ragazzi privi di riferimenti affettivi è nata una grande rete che troverà legittimazione con la costituzione di un tavolo dei tutori. Nel corso della prossima riunione del Tavolo regionale, intanto, esamineremo tutte le criticità emerse dalle segnalazioni oltre ad analizzare i dati relativi a tutti i minori ospiti nelle strutture residenziali. Inoltre, affronteremo le tante insidie che possono derivare da una mancata concreta tutela di bambini e ragazzi che vivono prematuramente dolore e solitudine e ai quali è nostro dovere offrire un’opportunità attraverso l’accoglienza in famiglia” ha concluso Falivene.

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