Con la determinazione n. 317 dello scorso 27 settembre l’Areacom ha aggiudicato per i prossimi 20 anni l’impianto sportivo Le Naiadi al Club Acquatico. Ci saremmo aspettati di vedere i vari Marsilio, Sospiri o Quaglieri prodursi nell’«Annunciazione Annunciazione» di Troisi e Lello Arena, invece la notizia è passata inosservata. Un silenzio piuttosto ambiguo, specie se si considera che, in questi anni, anche i più piccoli e ininfluenti aggiornamenti sulla vicenda delle Naiadi si sono trasformati in comunicati stampa trionfalistici.
Probabilmente, la ragione per cui i rappresentanti del centrodestra hanno preferito questa volta mantenere un profilo basso va ricercata nel fatto che tutte le promesse sulla mancata chiusura dell’impianto natatorio sono state disattese, e che, malgrado i reiterati inviti in piscina per il primo tuffo inaugurale, oggi, 4 ottobre 2023, le Naiadi sono ancora chiuse.
Un‘altra motivazione alla base di questo silenzio, che ha costretto molti giornalisti ad interpellare direttamente gli uffici regionali per avere notizie dell’aggiudicazione, potrebbe consistere in una certa difficoltà, da parte dei dirigenti regionali competenti (non solo nel senso di attribuzione, ma anche di capacità), a trasformare le barocche procedure di Areacom in atti concreti.
Sta di fatto che, ad oggi, le uniche notizie disponibili sono state diramate proprio dal Club Aquatico – cui facciamo i migliori auguri -, che ha svelato l’apertura dell’Info Point per questo fine settimana. Sulla base di questi annunci noi però abbiamo il dovere di tornare a chiedere, non avendo ricevuto alcuna risposta in merito, riscontri formali.
Per questo motivo ieri ho presentato un’interpellanza in cui sono riportati tutti i dubbi e le criticità da noi elencati in queste settimane, chiedendo che ci vengano fornite risposte nel prossimo Consiglio regionale del 17 ottobre. Riscontri essenziali per assicurare alle Naiadi una gestione effettivamente ventennale, in grado di garantire quegli investimenti di cui la struttura necessita da tempo. Riscontri fondamentali anche per un discorso di trasparenza, dato che, malgrado le molteplici richieste di accesso da me avanzate nel pieno esercizio delle funzioni di Consigliere Regionale, Areacom non mi ha mai fornito gli atti, per cui attualmente non sono in possesso né di una copia dell’offerta tecnica, né di quella economica, né delle fideiussioni prestate.
Ai dubbi iniziali che avevamo già evidenziato nella conferenza stampa precedente se ne sono aggiunti altri, in parte già sollevati nella nota del 27 settembre 2023.
– Com’è stato possibile l’affidamento diretto in via di urgenza in favore del Club Acquatico Pescara SSD A.R.L in parallelo con la proroga dei termini per la presentazione delle offerte alla gara europea? La norma prevede infatti l’affidamento d’urgenza solo in caso di gara deserta. Nel nostro caso il bando ventennale non è stato mai dichiarato deserto e i termini della gara europea sono stati prorogati al 18 settembre 2023 con determina direttoriale n. 228 del 27 luglio 2023. Si sottolinea inoltre che l’affidamento diretto è vietato per scongiurare ritardi imputabili alla stazione appaltante, e per le Naiadi i ritardi della Regione sono ormai di dominio pubblico, essendo nota da tempo la scadenza della precedente concessione.
– Ho scritto al Servizio Anticorruzione di Areacom e della Regione Abruzzo per avere contezza di chi abbia stilato materialmente il bando e il capitolato di gara. Il Consiglio di Stato sez. V con sentenza del 27 febbraio 2019 n. 1387 ha stabilito che «il fondamento ultimo di razionalità della disposizione dell’art. 77, comma 4, è quello per cui chi ha redatto la lex specialis non può essere componente della Commissione, costituendo il principio della separazione tra chi predisponga il regolamento di gara e chi è chiamato a concretamente applicarlo una regola generale posta a tutela della trasparenza della procedura, e dunque a garanzia del diritto delle parti ad una decisione adottata da un organo terzo ed imparziale mediante valutazioni il più possibile oggettive, e cioè non influenzate dalle scelte che l’hanno preceduta». Sulla base di questa normativa ci chiediamo se il Direttore di Areacom Cavallo – che con la determinazione n. 305 del 21 settembre 2023 ha nominato la Commissione Giudicatrice, della quale si è anche autonominato presidente -, in quanto firmatario con ogni evidenza dell’affidamento d’urgenza al Club Acquatico, potesse presiedere e far parte della Commissione giudicatrice delle gara.
– Un ultimo dubbio ci sorge leggendo le determinazioni. Poco prima della determina n. 317, che è quella dell’aggiudicazione ventennale, viene pubblicata la determinazione n. 316 con cui viene sostituito il RUP con la seguente motivazione: «riorganizzazione degli incarichi di lavoro interna all’Agenzia». Una circostanza strana e una motivazione che accresce i nostri sospetti. Di quale riorganizzazione si parla? Come mai non vengono esplicitate le esigenze di questa riorganizzazione?
– Ad oggi non si comprende inoltre in virtù di quale affidamento il Club Aquatico sia in possesso delle chiavi della struttura e soprattutto in base a quale dei due affidamenti inizieranno, speriamo presto, le attività di nuoto. A proposito delle procedure barocche di Areacom menzionate in apertura, dietro il prolungato silenzio si intuisce la difficoltà di conciliare la precedente aggiudicazione dell’impianto al Club Aquatico (per quattro mesi con spese, utenze a carico degli abruzzesi e a canone zero) con la nuova aggiudicazione ventennale, oltre ai dubbi più che comprensibili sulla capacità di un’associazione sportiva con un capitale di 10.000,00 euro di far fronte ad un bando che Areacom ha stimato di 39 milioni, e quelli alimentati dall’onerosità del capitolato, manifestati da tutti gli altri soggetti che avevano mostrato interesse. Immagino che di questo si debba ringraziare il Presidente Marsilio, che l’8 agosto 2023 affermava: «Lavoriamo in silenzio e a testa bassa, garantisco un risultato positivo e duraturo».
– Non sappiamo neanche se i dirigenti regionali abbiano richiesto indietro la struttura, mettendo in standby le procedure frutto dell’affidamento diretto di AreaCom o, viceversa, se abbiano fatto le dovute variazioni di bilancio per impegnare i fondi per le spese e le utenze, come pure per l’impianto antincendio. Spetterà infatti agli uffici regionali, sulla base della determinazione n. 317 del 27.09.23, all’esito dei controlli, stipulare la convenzione. Oggi, insomma, siamo all’oscuro di tutto.