CONDIVIDI

«Adesso che è lo stesso presidente della società di gestione dell’aeroporto d’Abruzzo a certificare a
mezzo stampa la progressiva riduzione dei contributi della Regione al bilancio della Saga, è davvero il caso di uscire da retorica e celebrazioni per ragionare sulle tante, troppe criticità che rischiano di minare presente e futurodello scalo. E’ il caso insomma che intorno al suo futuro se ne torni a ragionare coinvolgendo il territorio e le forze economiche e sociali». Lo afferma il direttore regionale della CNA Abruzzo, Graziano Di Costanzo, commentando le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Consiglio di amministrazione della Saga, Vittorio Catone, secondo cui la società stessa “ha chiuso due bilanci in positivo nonostante la contribuzioneregionale si sia ridotta”: «Insomma – prosegue Di Costanzo – non un ma il solo ed unico azionista della Saga, la Regione, anziché potenziarne la capacità di investimenti, pensa bene di ridurre le risorse a sua disposizione. Forse perché si è preferito, tanto per fare un esempio, finanziare ritiri di società calcistiche».
«La verità – aggiunge il direttore regionale della CNA – è che per sua natura lo scalo rappresenta per il nostro
territorio una risorsa unica nel sistema della mobilità: strategica non solo per lo sviluppo turistico, ma anche per il
sistema economico nel suo complesso e la mobilità delle persone. Nonostante i dati positivi registrati tra gennaio
ed agosto di quest’anno, che vanno indubbiamente sottolineati, sono tante le criticità che vanno affrontate e
risolte, pena la perdita progressiva di peso per lo scalo: l’assenza della figura strategica del direttore generale,
l’annunciata riduzione dei collegamenti da parte di Ryanair – in gran parte ascrivibile alle scelte del governo
contro i vettori low cost – la cancellazione del collegamento da e per Milano di Ita, solo per citare i principali
dossier. Senza trascurare i problemi strategici legati al ruolo dell’aeroporto nell’area del medio Adriatico e del
centro Italia».
La CNA, insomma, torna a chiedere maggiore attenzione all’azionista di riferimento dell’aeroporto: «Dati
ufficiali sugli investimenti delle società di gestione degli scali italiani, diffusi nei giorni scorsi in seguito a uno
studio dell’Autorità di regolazione dei trasporti, e che nessuno ha smentito – dice ancora Di Costanzo – hanno
messo nero su bianco che la Regione Abruzzo, con i suoi due milioni di euro investiti nel 2022, scesi ad appena
881mila euro nel 2023, è agli ultimi gradini in Italia rispetto ad altri territori: certo, non ci possiamo paragonare a
regioni e territori con volumi di traffico giganteschi, ma di sicuro l’investimento deve essere rivisto in aumento».
Dunque, conclude Di Costanzo, «è ora di dedicare lo scorcio finale della legislatura regionale anche a
questo tema, ponendolo all’attenzione delle forze sociali e imprenditoriali dell’Abruzzo. Per quel che ci riguarda,
abbiamo sempre avuto grande attenzione ed interesse all’aeroporto: ricordo che prima della ricapitalizzazione
della Saga, quando nella compagine societaria figuravano anche le Camere di commercio e gli enti locali, la CNA
Abruzzo partecipava – unica sigla d’impresa della regione – con una quota superiore a quella di alcuni comuni
capoluogo di Provincia dell’area urbana»

CONDIVIDI