Questa mattina, nella sede del Comando Provinciale dei Carabinieri in via Arniense, si è tenuta una cerimonia in forma solenne di commemorazione in occasione della ricorrenza della 3^ Medaglia al valore militare al Brigadiere Chiaffredo Bergia, dove è ubicata la lapide commemorativa a lui dedicata.
Chiaffredo Bergia fu il militare più medagliato del secolo: una Medaglia d’oro, tre d’argento e una di bronzo. Si arruolò nell’Arma a 21 anni: era un pastore analfabeta, allora. Concluse la sua straordinaria carriera con il grado di Capitano. Fu in prima fila nell’arresto dei briganti subito dopo la proclamazione dell’Unità d’Italia. Era, e resta, un mito per tutti i Carabinieri.
Nato a Paesana (CN) il 1° gennaio 1840, Chiaffredo Bergia è stato un brigadiere dell’Arma dei carabinieri pluridecorato che contribuì a combattere il brigantaggio nella provincia dell’Aquila. Arruolatosi nel dicembre del 1860, durante il suo servizio in Abruzzo (nelle stazioni di Scanno, Campotosto, San Buono) è stato un importante protagonista della lotta al brigantaggio. Per le sue attività pluridecorato e promosso varie volte sino a raggiungere il grado di capitano. Al nome di Chiaffredo Bergia furono intitolate numerose caserme dell’Arma dei Carabinieri tra cui quelle di Chieti, Bari, Torino. Morì per una polmonite il 2 febbraio 1892 a 52 anni.