Il mondo del design e della tavola imbandita si sono incontrati per la presentazione al pubblico – sabato 23 settembre – della nuova linea “Neola” dei designer ceramisti Elisabetta Di Bucchianico e Dario Oggiano (Arago Design) che nell’Officina delle Invenzioni di corso Manthonè a Pescara, da loro fondata, hanno nuovamente tratto ispirazione dalla tradizionale cialda dolce abruzzese, nota come neola.
Nell’Officina delle Invenzioni di Pescara, Elisabetta Di Bucchianico e Dario Oggiano presentano la nuova linea “Neola” in ceramica
Grande successo della loro produzione, nata 14 anni fa ed a cui venne conferito, nel 2013, la Menzione d’Onore del Premio Design Abruzzo, la Neola in ceramica lucida bianca firmata dagli Arago Design, grazie alle ricerche dei loro creatori, si articola in una nuova linea in cui l’oggetto che ripete la caratteristica forma della dolce cialda diviene un classico dell’apparecchiamento: l’alzatina.
Si tratta della nuova linea Neola, ora anche prodotto di design per alzatine per dolci: un modo innovativo, ma fortemente ancorato alla tradizione, per elevare la presentazione del dessert racchiudendo funzionalità ed estetica.
Eleganti, declinate a uno o due piani nei toni del rosa, azzurro o giallo pastello, con finitura “matt”, ma dotate di tenacità e resistenza, grazie ad una “ricetta” speciale ed inedita creata proprio nell’Officina di Elisabetta e Dario, le alzatine che reiterano il famoso decoro a griglia sono una collezione da tavola raffinata ed originale.
La nuova linea “Neola” in ceramica di Arago Design
Dario Oggiano, oggi presenti insieme ad Elisabetta Di Bucchianico la nuova linea “Neola”, un passo ulteriore per un prodotto di successo. Qual è la ricetta alla base di questa nuova invenzione?
“Dopo l’innovazione della Neola in ceramica, evocativa della forma della neola dolce, siamo intervenuti sull’aspetto morfologico e funzionale riferendoci ad un classico dell’apparecchiamento, l’alzatina, con cui sulla tavola si dà risalto ai dolci e alle pietanze più pregiate come pasticcini, o vi si adagiano piccole composizioni floreali.”
La novità che presentate, oltre ad interessare il punto di vista della funzionalità, riguarda anche la speciale ricetta delle nuove Neole. Quali sono i nuovi ingredienti frutto della ricerca sul materiale e della volontà di innovarlo?
“All’inizio, nella prima linea delle Neole, c’era il riferimento alla neola – di cui abbiamo mantenuto la caratteristica forma a griglia della cialda – ma c’era anche un’astrazione, data dalla ceramica bianca e lucida e dalla possibilità di utilizzo aperto, ambiguo, non univoco. In questo caso non solo ci avviciniamo, dal punto di vista morfologico, ad un oggetto funzionale riconoscibile, l’alzatina, che infatti si riconosce immediatamente, ma ci siamo anche dedicati, per la prima volta, alla realizzazione di un impasto innovativo, ed abbiamo creato una ricetta tutta nostra.
La Neola bianca lucida nasce da un impasto “commerciale”, una terraglia invetriata. In questo caso, come ci si aspetterebbe da una nonna o da uno chef che interviene sulla ricetta dell’impasto del suo dolce, abbiamo attinto ad un grès colorato con degli ossidi. C’è un duplice risvolto nell’innovazione di questa nuova Neola: da una parte l’aspetto funzionale e morfologico, dall’altra una ricetta ceramica inedita. Una ricetta che, tra l’altro, ci ha consentito di raggiungere una maggiore durezza e robustezza, tanto che le alzatine possono tranquillamente essere lavate in lavastoviglie.”
Con la nuova linea, si allarga la platea dei fruitori e dei vostri amatori?
“Crediamo di sì, perché questi nuovi oggetti possono essere maneggiati da un ristoratore professionale, o essere sottoposti ad un utilizzo intensivo, mentre la linea classica della Neola bianca è molto più delicata.”
Le nuove “Neole” in ceramica di Arago Design
Eppure la robustezza intrinseca nelle nuove alzatine non ne inficia la dimensione fiabesca, effimera e dolcemente infantile, data dal ricordo del dolce preparato in casa, per lo più dalle nonne abruzzesi, dall’apparecchiamento con cura, dai toni delicati propri della pasta di zucchero, che le rendono squisitamente appetibili, in una delicata ed equilibratissima ambiguità sensoriale.
L’Officina delle Invenzioni è a Pescara, in corso Manthonè 79