La Polizia di Stato a seguito di estradizione del cittadino M.A., il 13 febbraio scorso ha dato esecuzione all’ Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Lanciano Massimo Canosa nell’agosto del 2013 su richiesta del Procuratore di Lanciano Francesco Menditto.
Lo stesso è stato tratto in arresto in data 22.01.2015 nei pressi di Berlino dalla Polizia Tedesca in quanto colpito da Mandato di Arresto Euoropeo.-
Si era sottratto, rendendosi latitante, all’esecuzione della citata Ordinanza in data 11.09.2013, allorquando personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Abruzzo” di Pescara e della dipendente Sezione di Chieti, con la collaborazione del Commissariato di Lanciano, ha tratto in arresto altre 3 persone, unitamente alle quali l’estradato aveva costituito un’associazione a delinquere finalizzata all’attuazione di truffe on line.
L’attività di indagine ha avuto inizio verso la fine del 2010 ed è scaturita da una serie di innumerevoli accertamenti effettuati dalla Sezione Polizia Postale di Chieti coordinata dal Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Pescara in merito ad una miriade di truffe fatte con diversi account e-Bay (master-vantec, shops_center, k-golden-k, esse_di_esse, orion.elettronic, costuiler, premiunt e alsemione) mediante i quali venivano simulate vendite di smartphone, tablet, notebook e prodotti tecnologici vari.
Tali episodi di truffa, apparentemente scollegati, in realtà avevano dei dettagli che li accomunavano, per cui grazie ad un’intensa attività di intercettazione telefonica, pedinamenti e appostamenti venivano acquisiti molteplici elementi investigativi che dimostravano l’esistenza di un sodalizio criminale radicato nel territorio frentano dedito in forma stabile ed organizzata alla commissione di una serie di reati.
Gli investigatori, durante la citata attività, hanno incrociato numerosissimi dati, quali utenze telefoniche, indirizzi IP, movimentazioni di conti correnti bancari o postali, conti gioco, carte prepagate e indirizzi di spedizione della merce, acquisendo immagini dai sistemi di videosorveglianza presso sportelli ATM bancari o postali, documentazione sull’attivazione di utenze telefoniche, registrazione di account e-Bay ed apertura di conti correnti bancari o postali nonchè testimonianze dirette e, non da ultimi, riscontri ottenuti attraverso decine di servizi di pedinamento e appostamento.
Sono state intercettate complessivamente 22 utenze telefoniche, per circa 10.000 conversazioni e da esse emergeva un modus operandi piuttosto collaudato: con documenti falsi di altri soggetti, ignari o anche compiacenti, venivano aperti svariati account su siti di E-commerce sempre con largo anticipo, al fine di crearsi una certa anzianità di registrazione sul sito e un alto numero di feedback positivi creati ad hoc dagli stessi criminali.
Da un’attenta analisi dei tabulati delle predette utenze e degli apparati telefonici con esse utilizzati, veniva confermato che le diverse truffe avevano tutte un unico filo conduttore e venivano individuati i capi, leader indiscussi dell’associazione criminale che dal 2010 non aveva avuto periodi di inattivita’ e col tempo aveva incrementato la propria pericolosità sociale e affinate le proprie conoscenze tecniche, incamerando profitti per circa 500.000 Euro.
L’arresto dimostra l’efficacia della collaborazione internazionale in ambito investigativo e giudiziario, la quale ha consentito di seguire le tracce del latitante che in breve tempo è stato arrestato ed estradato in territorio italiano