“La quinta edizione del Festival Dannunziano ‘Vivi, Odi, Balla’ è stata sicuramente in linea con le precedenti edizioni, con punte superiori in termini di presenze di pubblico. Penso alla Notte dei Musei, con 5mila cittadini che hanno visitato le nostre strutture, penso agli 11mila spettatori che hanno seguito in streaming ogni singola partita dello Scudetto Cup, penso ai 12mila che hanno ballato sulla spiaggia con i Boomdabash, e ai 500-700mila follower di ciascun artista che ha preso parte all’evento e che oggi sa che Gabriele d’Annunzio è patrimonio della città di Pescara. Spero che nel 2024, all’esito del ritorno alle urne, chiunque governerà il capoluogo adriatico e l’Abruzzo sia pienamente consapevole che il Festival dannunziano non appartiene a una parte politica, ma a tutta la regione”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri nel corso della conferenza stampa convocata per tracciare un bilancio della quinta edizione del Festival dannunziano, conclusosi lo scorso 10 settembre e che avrà un’appendice mercoledì prossimo, 20 settembre, con il recupero del concerto finale di Nek e Renga al Teatro d’Annunzio alle 21.30, rinviato causa influenza di Nek. Presenti il sindaco Carlo Masci, gli assessori comunali Patrizia Martelli per lo sport, Maria Rita Carota per la cultura, Alfredo Cremonese per il turismo, e i consiglieri comunali Fabrizio Rapposelli, Alessio Di Pasquale, Manuela Peschi, Zaira Zamparelli, Antonio Martorella patron della Delfino Curi che ha organizzato con Claudio Croce lo Scudetto Cup, e alcuni rappresentanti del Circolo Velico La Scuffia e del Circolo Nautico Pescara organizzatori della Regata dannunziana.
“Un Festival lungo ed entusiasmante che ha saputo coinvolgere il pubblico non solo nei grandi eventi di massa, ma anche in quei frammenti culturali che potevano sembrare più di nicchia – ha sottolineato il Presidente Sospiri -. Ringrazio l’assessore Carota che ha saputo organizzare una Notte dei Musei impeccabile mettendo in rete le tante strutture di Pescara sotto la sigla MuPe: pensiamo che solo nella giornata del 3 settembre, dalle 19 alle 23, abbiamo registrato circa 3mila visitatori: 555 a Casa Natale d’Annunzio; 300 al Mediamuseum; 232 al Museo delle Genti d’Abruzzo; 235 al Cascella; 174 al Clap Museum; 915 all’Imago; 139 al Paparella-Treccia; 436 al Museo dell’Ottocento. E i flussi sono proseguiti per tutta la durata del Festival, ovvero per tutta la settimana dannunziana arrivando a 5mila visitatori che sono entrati nei nostri Musei, seppure ci fosse un biglietto da pagare anche se calmierato. Eccezionale la copertura mediatica: 20 paesi nel mondo collegati per assistere allo Scudetto Cup, con 11mila spettatori per ciascuna partita. Ognuno degli artisti che ha partecipato al Festival, da Cristicchi a Mara Sattei a Carl Brave ha mediamente tra i 500mila e i 700mila follower su Instagram, persone che per giorni hanno sentito i propri beniamini parlare in rete dell’evento a Pescara. E poi – ha proseguito il Presidente Sospiri – la presentazione delle novità editoriali con più di 500 persone ad appuntamento, e punte massime registrate in occasione dell’anteprima sul Catalogo generale del Museo dell’Ottocento e del convegno sull’8 settembre. A conti fatti, penso di poter dire che il Festival dannunziano è l’evento culturale d’Abruzzo per la varietà delle discipline artistiche, culturali e sportive di cui si occupa. E nella quinta edizione abbiamo comunque vissuto un Festival controvento se pensiamo all’assenza dell’amico Giordano Bruno Guerri per metà festival a causa di una indisposizione prolungata, ora sta bene e gli facciamo tanti auguri, ma di fatto è venuto meno il Direttore artistico, così come il rinvio del concerto di Roberto Vecchioni che pure aveva previsto nel prologo un versus, ossia una discussione dannunziana, lui, docente di lettere, con Guerri, e poi il rinvio causa influenza del concerto finale di Nek e Renga. Nonostante tutto è stato un successo, ed è stato il Festival che conclude anche un ciclo di governo. Al di là di come andranno le cose tra marzo e giugno 2024, e io ho un’idea, spero si comprenda tutti che il patrimonio culturale costruito negli ultimi 5 anni non appartiene solo a una parte politica, ma a tutta la regione e alla città intera”. “Ringrazio la Regione Abruzzo e il Presidente Sospiri che in tale progetto ha investito non solo le risorse, ma il cuore e la passione – ha sottolineato il sindaco Masci -, dopo cinque anni credo sia giusto fare un rendiconto complessivo: cinque anni fa Pescara e d’Annunzio avevano un rapporto non semplice, di fatto la citta dannunziana era stata cancellata, in cinque anni d’Annunzio non solo ha riacquistato il suo ruolo e il posto che gli competevano grazie alle tante iniziative organizzate, ma è rinato il senso di appartenenza. Lo abbiamo visto nella massa di persone che ha partecipato a ogni iniziativa. Di fatto d’Annunzio è tornato a essere il nostro brand riconosciuto nel mondo”.